Recensione su Smetto quando voglio: Ad honorem

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Trilogia da 6 / 29 Dicembre 2020 in Smetto quando voglio: Ad honorem

Forse sono stato un pelo severo , viste le schifezze del nostro cinema e l’originalità del prodotto di Sibilia. Ma è tutta colpa di Nientepopcorn 🙂 che non permette i mezzi voti.
Sarebbe stato un 6,5 a tutta la trilogia .

1- voto 7: la vera perla come spesso accade nelle trilogie cinematografiche (a parte Indiana Jones, dove l’Ultima Crociata per me supera di gran lunga IPDAP , pur essendo quest’ultimo un film clamoroso).
C’è innovazione , originalità, attori abbastanza capaci e soprattutto la voglia del cinema italiano di provare finalmente qualcosa di nuovo. Scopiazzando, ovviamente , oltre-oceano…ma è già un inizio

2- voto 5:’ho trovato il peggiore , molto lento a prendere il via e un pò tirato

3- voto 6 :torniamo ad avvicinarci al primo capitolo , l’allegra combriccola continua a divertire e la trama si conclude degnamente , mettendo a posto tutti i tasselli per bene e con la dovuta precisione.

1 commento

  1. Noloter / 29 Dicembre 2020

    Concordo per grandi linee (per me questo ultimo “Ad honorem” in particolare è deludente; poca banda e troppa polemica facile, secondo me, con anche la trasformazione “obbligata” da antieroi giustizieri che vogliono prendersi la rivincita sulla vita e la società ad eroi propriamente detti…avrei preferito una conclusione più cattiva, ecco).
    Il primo “capitolo” è davvero un buon prodotto, leggero, fresco e al di sopra delle aspettative, su questo la pensiamo allo stesso modo. 🙂 Il secondo l’ho trovato ripetitivo.
    La scopiazzatura a-stelle-e-strisce è evidentissima, certo, come dici benissimo, soprattutto per quanto riguarda la smessa in opera; mi viene da dire che però la filosofia di fondo, il concetto, c’è nel cinema italiano già da oltre sessant’anni, come minimo da La banda degli onesti.

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