Recensione su Ted Bundy: Fascino Criminale

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Il fascinoso serial killer / 6 Aprile 2020 in Ted Bundy: Fascino Criminale

Storia del serial killer Ted Bundy ma raccontata da una prospettiva un po’ diversa, quella della fidanzata; il film è infatti tratto dal libro autobiografico di Elizabeth Kendall.
Nel 1969 a Seattle, in un bar Ted Bundy (Zac Efron) incontra la madre single Liz Kendall (Lily Collins) e i due iniziano a frequentarsi.
Cinque anni dopo ci sono dei casi di donne scomparse e l’identikit del colpevole assomiglia a Ted.
All’inizio ero un po’ scettico su questa pellicola principalmente per due motivi: la presenza di Zac Efron e il punto di vista che sembrava esclusivamente essere dalla parte di Ted.
Invece mi sono dovuto ricredere; Zac Efron è bravo e convincente nei panni di Ted Bundy anche se nella pellicola viene soprattutto mostrata la sua parte gentile e affascinante con cui sapeva mentire con leggerezza e
avvicinare con il suo fascino giovani donne indifese. Solo verso la fine emerge la vera natura di Ted, quella sadica e malata che gli ha fatto commettere numerosi omicidi.
In parte questo è anche il piccolo difetto ma anche il pregio del film che non mostrando la parte crudele fa passare Ted Bundy per un compagno affettuoso, un giovane studente affascinante; il mostro non ha i denti
aguzzi, le corna o altri particolari inquietanti ma può essere “nascosto” in una persona normale.
Nel resto del cast da citare Kaya Scodelario (vista nella saga di Maze Runner) nei panni di Carole Ann Boone, la ragazza che fino all’ultimo rimane accanto a Ted, John Malkovich nei panni del giudice del processo in Florida, un irriconoscibile Haley Joel Osment (lo ricordate in “Il sesto senso”?) nei panni del collega di Liz.

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