Recensione su War on Everyone

/ 20155.710 voti

Non l’ho scelto io / 10 Dicembre 2016 in War on Everyone

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Classico film con coppia di poliziotti che cerca di andare oltre. Perché che palle, questi film con coppia di poliziotti so’ssempre uguali, come la risolviamo? La risolviamo facendo una coppia di poliziotti badass assai. I due sono Micheal Pena (gna), quell’attore messicano o presunto tale che c’è la metà che dappertutto, da Tarantino in poi. Tipo in Antman. E un tipo con un nome svedese che immagino sia il solito attore scandinavo diventato famoso perché è figo e ha tanti pallini e segni strambi sulle vocali del cognome. Credo in New Mexico, loro sono i detective Bob e Terry, e non si capisce bene come mai siano poliziotti e non dall’altra parte. Fanno le boccacce, picchiano senza motivo, Terry sbanda contro qualsiasi cosa a ogni parcheggio, rubano, sequestrano droghe, boh, tutto. Terry è single e ganzo, Bob ha una moglie con cui fa discorsi filosofici e due figli iperobesi. Hanno un capo che li copre, e non si sa perché, vanno contro i regolamenti così tanto per e sono ipersimpa nella loro cazzaggine. Infatti la storia, quella generale perché nello specifico non c’è quasi nulla che abbia senso, dato che loro possono fare tutto, ma sono poliziotti, ma i poliziotti non possono fare tutto, è che trovano un cattivo che è più matto degli altri, con il suo vice che è mattogay, solo che anche questi non hanno capito che Terry e Bob sono più matti e inca**osi di loro. Per cui più che un film è una serie di scenette, violente, surreali, e di battute spiazzanti riuscite, una serie proprio. Tipo questa, che mi voglio riutilizzare al più presto quando qualcuno dice “era sarcasmo”: “Ah, Sarcasmo, la forma più bassa di umorismo”. Girano un po’ qua e là, salvano un bambino, vendicano everyone, finalmente vengono licenziati dalla polizia (madai? Strano) e concludono alle terme finlandesi o quel che è.

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