Recensione su Conan Il Barbaro

Conan il Barbaro è sicuramente uno di quei film considerati di culto degli anni ’80, importante non solo come pellicola in sé ma anche per aver di fatto lanciato la carriera di Arnold Schwarzenegger, che è appunto Conan, il protagonista. Da bambino, Conan vede uccidere tutta la sua gente e la sua famiglia di un gruppo di cavalieri misteriosi, viene reso schiavo, col tempo diventa un combattente formidabile, e, trovata la libertà, andrà in cerca di vendetta. Sul suo cammino, mostri di ogni genere, compagni di lotta, tanti nemici e diverse belle donne. Più di tutto colpisce la buona resa dell’ambientazione fantasy e il tasso di violenza e sangue bello elevato, che, unito alla presenza di scene diciamo un po’ sensuali, ha sicuramente contribuito a portare il divieto ai minori di 14 anni. Comunque, buon film, abbastanza coinvolgente e piacevole, anche se forse un po’ troppo lunghetto per quel che offre, ma in fondo, va bene. Oltre a Schwarzenegger che, appunto, grazie a questo film è diventato un volto noto, troviamo, tra gli altri, James Earl Jones e Max Von Sydow.