Recensione su Ricky - Una storia d'amore e libertà

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Dove osa Ozon / 22 Gennaio 2016 in Ricky - Una storia d'amore e libertà

Uno dei film più assurdi che abbia mai visto, e non lo dico solo in senso negativo. Rifacendosi allo stucchevole filone di commedie famigliari con angeli, Ozon ne realizza una grottesca parodia con sfumature che vanno dall’horror (le alucce di pollo insaguinate sul corpicino di un infante sono veramente creepy) al comico surreale, dal drammatico all’onirico. Non rinuncia mai a un fondo di eros, azzardando perfino un campo controcampo tra i corpi nudi di Lamy e Lopez abbracciati dopo un amplesso e lo sguardo triste della bambina ancora sveglia nella sua cameretta. Alexandra Lamy è praticamente la versione francese di Laura Dern; secondo me Ozon sceneggiando pensava a lei, la musa di Lynch avrebbe indossato perfettamente i panni della madre sola un po’ stralunata.
Forse il film non è del tutto riuscito, ma c’è dell’ammirabile intraprendenza nel cinema di Ozon.

2 commenti

  1. Stefania / 22 Gennaio 2016

    Rincorro questo film da un bel po’.
    Mi togli una curiosità? (senza spoiler, per favore) Il titolo italiano (“Una storia d’amore e libertà”) serve? O è buttato lì per attirare incauti spettatori?

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