Recensione su Der siebente Kontinent

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I film sono davvero belli quando ti fanno pensare / 17 Gennaio 2014 in Der siebente Kontinent

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

È il caso di Der siebente kontinent (Il settimo continente), film che documenta la routine quotidiana della classica famiglia medio-borghese. Routine che, al contrario della sua classica rappresentazione del film natalizio, è devastante, comincia a creare spaccature all’interno del nucleo familiare.

La figlia per ricevere le attenzioni di cui ha bisogno finge di diventare cieca, e quest’evento fa cambiare idea ai genitori su un viaggio catartico in Australia per ricordarsi dei valori etici e morali che sono alla base di una famiglia.

La costante del film è la televisione, sempre accesa, a rappresentare il danno al linguaggio – ormai irreversibile – che questa scatola infernale ha rappresentato per noi della nuova generazione fin dalle acque maternali, ma anche per i “vecchi” della generazione precedente.
L’unica via di uscita sembra essere il diventare asceti, ma ormai non è più possibile, ne è un esempio il fatto che nonostante vengano interrotte le comunicazioni col mondo esterno e vengano distrutti tutti gli oggetti e le abitudini facenti parte della routine, la famiglia continua, imperterrita, a guardare la televisione.

Un caso che il film finisca non appena la televisione di casa smetta di funzionare?

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