Un fantastico via vai
/ 20135.9118 votiCacciato di casa dalla moglie a causa di un malinteso, l'ultraquarantenne Arnaldo deve trovare un posto in cui abitare e l'unica soluzione che gli si presenta è una stanza in un appartamento condiviso, abitato da 4 studenti ben più giovani di lui.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Un fantastico via vai
Attori principali: Leonardo Pieraccioni, Serena Autieri, Maurizio Battista, Marco Marzocca, Marianna Di Martino, Chiara Mastalli, Giuseppe Maggio, David Sef, Alice Bellagamba, Massimo Ceccherini, Giorgio Panariello, Enzo Iacchetti, Alessandro Benvenuti, Sofia Mazzoni, Daria Mazzoni, Alessandra Costanzo, Francesco Savarino, Emiliano De Martino, Leonardo Lair, Laura Schettino, Uberto Kovacevich, Helenia Rapini, Sofia Santoro, Qingyun Lin, Angelo Ibba, Dario Ibba, Fabio Mazzi, Carlotta Maggiorana, Stefano Martinelli, Luca Massaro, Monica Menchi, Edoardo Giannassi, Oriana Pollio, Giovanni Serni, Silvia Martini, Valeria Capponi, Soufiane Ezzarouali, Francesco Ciampi, Gabriele Giannotta, Alfredo Pantani, Antonia Fabbri, Domenico Costanzo, Mamadou Cisse, Pino Megale, Nezio Ganci, Ciccio Tornello, Filiberto Giampà, Emanuele Imbucci, Mostra tutti
Regia: Leonardo Pieraccioni
Sceneggiatura/Autore: Leonardo Pieraccioni, Paolo Genovese
Colonna sonora: Gianluca Sibaldi
Fotografia: Fabrizio Lucci
Costumi: Claudio Cordaro
Produttore: Alessandro Calosci, Leonardo Pieraccioni
Produzione: Italia
Genere: Commedia
Durata: 95 minuti
Dove vedere in streaming Un fantastico via vai
Non so perché questo film sia tanto disprezzato, perché mi pento di averlo visto solo ora, trovato per caso nel catalogo Netflix mentre guardavo se ci fosse “Il Ciclone”.
Beh che dire, non sarà recitato granchè, la comicità di Pieraccioni ormai ruota sempre li su se stessa e il cast che si sceglie non sempre è buono.
Eppure questo film manda dei messaggi davvero belli, come fate a non restarne incantati!?
La figlia incinta che si riavvicina ai genitori, un padre che ritorna a casa dopo una “pausa di riflessione”, uomini fissati col sesso, persone sconosciute che legano in poco tempo, genitori bigotti… Saranno i clichè della commedia di Pieraccioni forse, ma questo film ha un’anima nascosta davvero bella.
7/10.
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“Il fantastico via vai è quello che devi fare tu da casa tua a fuor dai cogli**i” cit
I primi due film di Pieraccioni, I laureati e Il ciclone, sono tra le mie commedie italiane “recenti” preferite: ancora oggi, le trovo fresche, simpatiche, leggere, a dispetto degli anni trascorsi dal loro debutto.
I suoi successivi film (andai perfino al cinema a vedere Fuochi d’artificio!), invece, non mi hanno mai conquistata: più che altro, al buon Pieraccioni rimprovero l’uso reiterato delle solite situazioni e la definizione di contesti e di personaggi stereotipati al limite dell’inverosimile.
Questo film in particolare ripropone (consapevolmente) molte situazioni già viste proprio ne I laureati, a partire dalla casa condivisa che “sembra Disneyland” e dal solito protagonista che si rifiuta di crescere davvero ma che, poi, è il più maturo e riflessivo della situazione.
Il cinema di Pieraccioni è, a suo modo, rassicurante, perché è sempre uguale a sé stesso e, soprattutto, lontano dalla realtà anche quando vorrebbe raccontarne uno spaccato (es. condizione dei padri separati, giovani senza lavoro che dividono spese e abitazione, ecc.).
Però, questi aspetti che potrebbero avere una certa valenza positiva costituiscono anche i suoi demeriti: pur intrattenendo alla ricerca del sorriso (comunque troppo spesso legato alla facile parolaccia) si tratta di film sostanzialmente banali se non addirittura inutili.
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Un Pieraccioni un pò al di sotto del solito standard.
Pieraccioni sposato con Serena Autieri e con due figlie gemelle è ormai abituato alla routine quotidiana.
Un equivoco con la moglie, gli permetterà di reinventare la sua vita; trova un appartamento di studenti universitari a cui darà una mano per risolvere i rispettivi problemi.
Commedia buonista, simpatica ma in cui si ride relativamente poco.
Nel cast ci sono anche Giorgio Panariello (il “razzista”), Maurizio Battista e Marco Marzocca sono i colleghi di Arnaldo, Massimo Ceccherini è il padre di Anna (investigatori dai travestimenti simil Kato di Clouseau), Enzo Iacchetti (il Monsignore, personaggio deprecabile), Alessandro Benvenuti è l’uomo sul bus con cui chiacchera Arnaldo dopo essere stato lasciato dalla moglie.
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