Recensione su Bronco Billy

/ 19806.218 voti

29 Settembre 2013

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

(Sei stelline e mezza)

Turandomi il naso davanti al nazionalismo di Clint (es. il tendone con le bandiere, Clint! Il tendone a stelle e strisce che benedice l’happy ending, Clint!), non ho potuto non apprezzare il tono disincantato della pellicola: Bronco Billy è la versione edulcorata dei cowboys dagli occhi di ghiaccio interpretati da Eastwood nella sua carriera da pistolero cinematografico, ammirato e benvoluto dai compari, di buon cuore e permeato da arcadici ma sani principi (“A Bronco Billy non piacciono i ragazzini che marinano la scuola”, “Ricordatevi di dire le preghiere e di obbedire ai vostri genitori”), ma -come rivelerà egli stesso- Bronco è solo la proiezione, ben riuscita, di un desiderio di Billy, cresciuto in città.

Bronco Billy è un film romantico non solo per via della sottotrama sentimentale, ma perché racconta di un uomo e del suo sogno innocente, quasi infantile: a conti fatti, grazie alla sua positività, è -nel complesso- un film decisamente godibile.

1 commento

  1. aussiemazz / 29 Settembre 2013

    Mi pare che Clint abbia detto qualcosa tipo “tutto quello che avrei voluto dire in un film, l’ho espresso in Bronco Billy”.
    Che, diciamocelo, non è l’apice della sua carriera né come regista né come attore, però è un po’ un modo per dire che il pistolero con sete di vendetta non è necessariamente il suo modello di vita. Forse.

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