Recensione su Crossfire Hurricane

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Raise your glass to the good and the evil. Let’s drink to the salt of the earth. / 18 Luglio 2013 in Crossfire Hurricane

Chi ama gli Stones non può non dare un’occhiata a questo documentario in cui, con un ottimo ritmo narrativo e bellissime immagini di repertorio, viene ripercorsa la storia della band dai successi del primo album fino ai fasti mondiali dei primi anni Ottanta.
L’onnipresenza di numerose cineprese anche nei momenti di vita privata del gruppo dimostra quanto smisurato fosse (sia?) l’ego degli Stones e di come avessero compreso ed accettato, con grandissimo anticipo, quanto la commercializzazione della propria immagine avrebbe contribuito al loro successo. Per quanto giovani ed apparentemente ingenui, ritengo che Jagger e Richards (e, finché fu della partita, Jones) avessero sufficientemente chiari i meccanismi della comunicazione di massa e abbiano saputo sfruttarli benissimo, premendo l’acceleratore sul desiderio di cambiamento dei loro coetanei, sul gusto innegabilmente stuzzicante della trasgressione e della violazione delle consuetudini.

Giornalista: “…eppure avete tutti una buona istruzione”
Mick Jagger: “Ci sono tanti idioti negli istituti superiori…”

Nota personale: Charlie Watts si conferma per me un grande mistero sociologico. L’impassibilità fatta uomo. Che personaggio.

9 commenti

  1. Bisturi / 18 Luglio 2013

    E’ immenso e commovente! Un documentario eccezionale, ti fa amare gli Stones ancor di più. 5 fuorilegge del rock, quando questa musica aveva un senso e risvegliava le emozioni o meglio, le creava dalla potenza di un riff o di un ritornello spinto! Pura magia! 😉

    • Stefania / 18 Luglio 2013

      Strepitosi.
      Furbi e grandiosi.
      Stupisce che molte delle loro cose migliori siano nate in un periodo di eccessi estremi: Richards non riusciva ad arrivare in fondo ad una registrazione con una dose sola in corpo.
      Jagger, qui, per resistenza, diciamo, mi ha ricordato molto il vampiro interpretato da Christopher Walken in The Addiction: come dire, ha pieno controllo del suo corpo e (pare) delle proprie pulsioni e anche le droghe sembrano solo sfiorarlo, sembra immune da qualsiasi dipendenza che non sia quella del culto della propria (iconica) immagine 😉

  2. Bisturi / 18 Luglio 2013

    Richards nella sua biografia lo dice: “Io optati per le droghe e ne fui dipendente e schiavo per anni, Mick scelse l’adulazione!”
    Due personaggi assoluti, geni musicali e folli intrattenitori, specie Mick!
    Può sembrare brutto a dirsi e non vorrei essere frainteso, ma il rock (quello vero) senza le droghe e gli eccessi delle band, in un periodo come quello dove la vita era fatta di eccessi, probabilmente non avrebbe avuto quell’ aria pericolosa e maledetta e noi non avremmo avuto molte folli canzoni che possono essere partorite solo sotto uno sballo allucinogeno! In quegli anni era una protesta, era roba per ribelli che scappavano di casa e contestavano l’ipocrisia delle generazioni precedenti, oggi è solo robaccia da figli di papà annoiati! 🙂

  3. Nadja / 19 Giugno 2015

    @bisturi oggi è solo robaccia per figli di papà annoiati? la mia generazione ha molti più problemi della tua, lavorati, siamo i ragazzi della crisi dei valori, la vostra generazione e quella precedente ci hanno mangiato il futuro,e ci hanno impedito di crescere autonomi. non se proviamo a “combattere” ci date dei figli di papà annoiati, perché “voi si che avevate motivi per protestare certo, ma cosa si è arrivati? non siete ugualmente ipocriti con noi?
    La verità che i giovani avranno sempre da criticare qualcosa ai vecchi.

    • Bisturi / 20 Giugno 2015

      @elisa1996 , si, sono un matusa di 29 anni. Stefania ti ha risposto per me e non c’è molto altro da aggiungere. Hai fatto un discorso totalmente dissociato, il nostro discorso verteva su ben altro. Erano solo chiacchiere nostalgiche su qualcosa che non abbiamo vissuto e anche un pò patetiche se vuoi, ma dettate da una passione comune. Tu hai quasi venti anni, se quel 1996 che leggo corrisponde all’anno della tua nascita, sei molto giovane, più giovane di me almeno, quindi ci sta un’incomprensione, ma siamo più o meno sulla stessa barcaccia…

  4. Nadja / 19 Giugno 2015

    @Bisturi poi magari sarò pure viziata è ma non meno di quanto lo sei stato tu.

  5. Stefania / 19 Giugno 2015

    @elisa1996: ehm, mi sa che hai travisato. Lui parlava della droga e del senso di trasgressione che aveva all’epoca. Tra l’altro, credo che @rodriguez86 non sia tanto più grande di te 🙂 Comunque, eventualmente, ti risponderà lui.

  6. Nadja / 19 Giugno 2015

    ok se è così fa nulla, peace and love <3

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