Recensione su Crudelia

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Solita Disney che ha paura dei villain / 11 Marzo 2022 in Crudelia

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Come depotenziare il mito oscuro e viscerale di Crudelia De Mon (O De Vil se si preferisce la versione originale), trasformandolo nella solita origin story tragica/melodrammatica di una reietta che poverina, non era cattiva, non scuoia più i cagnetti per una qualche forma di psicosi irrisolta e non diagnosticata, no, è solo un’orfanella non amata e non supportata da un’amorevole famigliola felice.
Ma veramente fanno? L’ossessione per il family friendly alla spot del Mulino Bianco e per il politically correct ha ormai raggiunto vette inaspettate e destabilizzanti nelle menti (contorte, c’è da dirlo) di chi lavora agli Studios; Cruella qui non è niente di meno che una ragazza intelligente e talentuosa ma ahimè, una specie di indomabile bipolare (grande banalizzazione dei disturbi di questa categoria) che oltretutto ha ereditato il lato oscuro (che idiozia) dalla madre biologica che qui diventa la vera villain perché sia mai che la storia sia “come Cruella divenne il mostro sadico e detestabile che tutti conosciamo”.
Graficamente è uno spettacolo, costumi superbi, scenografie pure, ma questo mix di ri-scrittura che non turbi le associazioni americane dei genitori e de Il diavolo veste Prada non mi ha catturata, occasione sprecata.
E lancia colpevolmente la moda dei “biopic” sui cattivi Disney rivisitati, povera me.
Bravissimi gli attori, soprattutto le due donne di spicco.

4 commenti

  1. Stefania / 11 Marzo 2022

    In realtà, la “moda dei biopic sui cattivi Disney rivisitati” è stata inaugurata ben prima, dal primo film di Maleficent, con la rilettura di Malefica de La bella addormentata nel bosco, sob!

    • Mirage / 12 Marzo 2022

      Hai ragione :), mea culpa. Mi ha ingannata il fatto che dato il successo avuto da Cruella già avevo letto di futuri progetti su Ursula e Capitan Uncino, non c’è fine a questo trend temo.

      • Stefania / 14 Marzo 2022

        @mirage: per quanto possa essere affascinante scoprire le origini di un super cattivo (e, secondo me, in fondo, lo è), lo trovo un trend abbastanza deleterio, perché riduce tutto a un semplicistico: “povero villain, l’hanno sempre trattato male, quanti soprusi: è ovvio che sia diventato così” 🙁 Insomma, si perde il naturale punto di forza, la vera follia di certi cattivi Disney, nonsense, sopra le righe senza particolare apparente motivo (e Crudelia, in effetti, è -era!- uno di questi).

        • Mirage / 20 Marzo 2022

          Non potrei essere più d’accordo, la Disney cerca di essere inclusiva e al passo coi tempi ma ancora funziona a divisioni troppo nette ed eccessivo sentimentalismo sdolcinato. Considerando il potenziale di molti personaggi è proprio triste ?.

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