7 Recensioni su

Crudelia

/ 20216.7139 voti

Un prequel con stile / 12 Novembre 2023 in Crudelia

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Cruella, film Disney 2021 di Craig Gillespie, è il prequel de La carica dei 101.

Nel film, la giovane Estella, interpretata da una magnifica Emma Stone, è affidata alle cure di una donna gentile e sola, povera e modesta.

Ben presto, tragedie si abbatteranno sulle due donne ed Estella si troverà a vivere a Londra da sola, cercando modi illegali per sopravvivere.

Dotata di un innato talento per l’arte, la grafica e la moda, la giovane si imbatte in due ragazzi buoni, umili e costretti ad effettuare piccoli furti per tirare avanti.

Grazie al suo ingegno, Estella diventa la guida del gruppo di truffatori, e scalerà le gerarchie lavorative londinesi distinguendosi per le sue capacità nel campo della moda: reprimendo il dolore per la morte della madre, Estella gioirà dei traguardi raggiunti, ma ben presto nuove verità provenienti dal passato renderanno amaro il suo presente.

La Baronessa, stella della moda inglese e donna estremamente carismatica, assume la protagonista nella sua boutique, riconoscendone il talento ma trattandola in modo quotidianamente umiliante.

Con il tempo, la personalità scissa di Estella emerge e fa breccia nella sua coscienza: da un lato c’è la timida e buona ragazza, dall’altro Crudelia, cinica, malevola e vendicativa.

La scoperta definitiva sulla storia di sua madre trasformerà definitivamente la ragazza nel villain che conosciamo dal film animato.

Il film, caratterizzato da una cura particolare dei dettagli estetici, dei costumi e accompagnato da una colonna sonora estremamente importante, è godibile. Tra i nuovi live action targati Disney, forse è uno dei più riusciti. Emma Stone è un’attrice matura, forte della sua esperienza e capace di esprimere l’emotività di Estella e Crudelia a seconda dei momenti della storia di vita della protagonista.

Le spalle che la accompagnano sono personaggi interessanti, umili antieroi che la accompagnano nella sua stessa trasformazione in antieroe.

Ammiccando nostalgicamente al successo di Maleficent, la Disney attualizza quel format, calandolo nella Londra degli Anni Sessanta, con discreto successo.

I riferimenti alla versione animata sono la ciliegina sulla torta dell’opera, che ruota intorno al significato dell’essere donna, dell’essere donna geniale e dell’essere madre e figlia: temi psicologici e sociali condiscono la storia, che per questo si colora di una complessità che la mette al riparo dal rischio della piattezza.

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Solita Disney che ha paura dei villain / 11 Marzo 2022 in Crudelia

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Come depotenziare il mito oscuro e viscerale di Crudelia De Mon (O De Vil se si preferisce la versione originale), trasformandolo nella solita origin story tragica/melodrammatica di una reietta che poverina, non era cattiva, non scuoia più i cagnetti per una qualche forma di psicosi irrisolta e non diagnosticata, no, è solo un’orfanella non amata e non supportata da un’amorevole famigliola felice.
Ma veramente fanno? L’ossessione per il family friendly alla spot del Mulino Bianco e per il politically correct ha ormai raggiunto vette inaspettate e destabilizzanti nelle menti (contorte, c’è da dirlo) di chi lavora agli Studios; Cruella qui non è niente di meno che una ragazza intelligente e talentuosa ma ahimè, una specie di indomabile bipolare (grande banalizzazione dei disturbi di questa categoria) che oltretutto ha ereditato il lato oscuro (che idiozia) dalla madre biologica che qui diventa la vera villain perché sia mai che la storia sia “come Cruella divenne il mostro sadico e detestabile che tutti conosciamo”.
Graficamente è uno spettacolo, costumi superbi, scenografie pure, ma questo mix di ri-scrittura che non turbi le associazioni americane dei genitori e de Il diavolo veste Prada non mi ha catturata, occasione sprecata.
E lancia colpevolmente la moda dei “biopic” sui cattivi Disney rivisitati, povera me.
Bravissimi gli attori, soprattutto le due donne di spicco.

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Grandi interpreti ma poco originale / 10 Gennaio 2022 in Crudelia

Le interpreti si confermano grandiose. La Stone e la Thompson caratterizzano alla grande i loro personaggi.
La pecca di questo film è la mancanza di originalità nella sceneggiatura. Impossibile non notare ad un certo punto quanto visto né il diavolo veste Prada e addirittura now see you me nelle scene dei furti (quando arriva la scena in cui la Baronessa va dalla giornalista addirittura sembrava una scena da film della Marvel). Il tutto comunque è godibile ed intrattiene

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Crudelia protopunk / 5 Settembre 2021 in Crudelia

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Crudelia scrive le origini di uno dei villain Disney più rappresentativi e amati-odiati dell’intera storia dei The Walt Disney Studios, reinventando il contesto in cui si dovrebbe svolgere La carica dei 101 (non più la Londra immediatamente post-bellica, ma quella protopunk) e definendo una nuova arci cattiva, la Baronessa (Emma Thompson), che assurge a prototipo della stessa Cruella (Emma Stone).
Tempo fa, la Disney aveva creato il concept Descendants, in cui ad agire erano i figli dei cattivi Disney (tra cui un erede della stessa Crudelia). Questo film, allora, è da considerarsi una sorta di “ascendants”, in cui vale l’assunto per cui -letteralmente- il sangue non mente. Nonostante l’ambientazione a noi quasi contemporanea, le premesse di Crudelia sono pienamente fiabesche e tradizionali: come Aurora ne La Bella Addormentata nel bosco viene protetta dalle fate madrine con l’alias di Rosaspina affinché sfugga al destino preconizzato da Malefica, a Cruella viene imposto per amore l’alter ego di Estella, per mitigare la propria natura “cattiva”. Perché, inutile negarlo, Cruella è malvagia in maniera congenita, naturale (e questo, secondo me, è il pregio vero del personaggio, che non cerca mai la redenzione e che non ha mai bisogno di sconti o della pietà dello spettatore).

La Thompson è un gigante: la sua presenza scenica è invidiabile. Come dicevo, la Baronessa è il modello incarnato della Crudelia del film del 1961, non ne ha il parossistico nervosismo fisico, ma le labbra, le mani, le alzate di sopracciglio sono perfettamente in linea con quel personaggio. Inoltre, l’attrice britannica le conferisce sottile brutalità, una cattiveria che travalica la dimensione dell’entertainment, a dispetto di alcuni dettagli altamente ironici.
Dal canto suo, Emma Stone è pienamente all’altezza dell’inevitabile confronto con il vero cattivo del film: la sua Cruella si impone sullo schermo per carisma e presenza scenica in maniera diversa rispetto alla Crudelia a cartoni animati e a quella di Glenn Close nei film in live action degli anni Novanta, ma è ugualmente efficace. Mi rendo conto che il parallelo è banale, ma, in un certo modo, con la sua doppia identità, la Cruella della Stone mi ha ricordato il Joker dell’universo DC che, alla mediocre identità accettata dal resto della società, preferisce il proprio alter ego, ritenendolo il modo migliore di stare al mondo. L’attrice americana maneggia bene il passaggio da una identità all’altra del suo personaggio (e, poi, ha un viso da cartone animato che si adatta splendidamente alle pose da villain consumato).

Nel complesso, però, il film mi ha annoiato assai. Reitera molto, si ripete (e ha una colonna sonora non originale davvero sovrabbondante): la durata pari a due ore e oltre mi è sembrata decisamente eccessiva per una storia psicologicamente complessa, visivamente ricchissima (impressionante il numero di costumi in scena), ma narrativamente abbastanza povera.

P.s.: c’è una scena “middle credit” che esplicita ulteriormente la connessione tra questo film e la storia raccontata ne La carica dei 101.

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Bravissima le due Emma (Stone e Thompson) / 6 Luglio 2021 in Crudelia

Estella è una bambina e ha un sogno nel cassetto: diventare una famosa stilista di moda ma purtroppo il suo destino le va contro e allora esce fuori dal suo carattere quel lato oscuro che la farà trasformare nella più famosa e temuta Cruella De Vil (per noi Crudelia De Mon… Mah, continuo a non accettare le inutili traduzioni).
Oltre ad avere una trama veramente accattivante, abbiamo per completare questo film degli effetti speciali fantastici accompagnati da una colonna sonora strepitosa.
Un connubio che affascina e trascina lo spettatore ad aspettare con trepidazione un eventuale sequel (credo inevitabile).
Se possibile o al cinema o con un impianto del suono adeguato!
Ad maiora!

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Grande Live Action! / 11 Giugno 2021 in Crudelia

Probabilmente il live action Disney più riuscito, Cruella (in italiano Crudelia) ci mostra un personaggio “cattivo” ma in fondo anche troppo buono.
Una partenza che mi ha smontato un pò, anche se incuriosito: una trama semplice, con bambina rimasta orfana, la sopravvivenza, il taccheggio e tutta la preparazione per giustificare l’evolversi del personaggio.
Per un pò all’improvvisso stava per diventare una fotocopia de “Il Diavolo Veste Prada” con la Thompson al posto della Streep, ma questa parentesi ha portato la pellicola ad un livello superiore quando Cruella ha iniziato a pianificare la sua vendetta.
E qui c’è stato da ridere, da divertirsi: situazioni esilaranti, curiose, geniali.
Insomma: l’entertainment ha avuto inizio, dopo una dosata preparazione.
La cosa bella è che nn è stata tutta “favoletta” come gli altri, ma più realistico, per quanto concede la storia.
Divertentissimi Orazio e Wink e le loro macchiette!!!
La Stone è cucita apposta su questo personaggio, anche se a mio parere un pò troppo Harley Quinn, ma comunque assieme alla Thompson sono brave e davvero incisive.
Grandi e piccoli ne resteranno stupiti, vedetelo.
7,5/10.

ps: ora per relax recupererò di nuovo il classico Disney e il film con la Close.

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Biancaneve travestita da Crudelia De Mon / 8 Giugno 2021 in Crudelia

Zero aspettative su questo film, l’idea di partenza mi è sembrata in tutto e per tutto un’operazione commerciale alla Maleficient, per non parlare del fatto che dopo Glenn Close in tutta la sua magnificenza, non credevo possibile che un’altra attrice potesse interpretare Cruella De Vil.
Eppure mi sono dovuta ricredere. Inizio folgorante per questa pellicola, molto simile lo stilema narrativo della Regina degli Scacchi, la bambina geniale e incompresa, la solitudine, l’amica di colore, i capelli rossi, le somiglianze sono molte. Devo dire che il difetto maggiore è la lunghezza e qualche scivolone di ritmo. Però ho adorato le musiche e lo spirito Punk di Tonya (si tratta infatti dello stesso regista) è presente nella recitazione di Emma Stone, che in fondo è sempre stata un po’ punk (in The Help era una ribelle, così come in Birdman). La scelta intelligente è stata però accantonare le maschere dell’icona di Crudelia De Mon, per riscrivere il personaggio attraverso altre storie, prima tra tutte Biancaneve. Il personaggio di Crudelia stesso viene scisso in una Cruella protagonista, che da sfogo a una parte oscura di sè, certamente presente, ma che è stata educata, è stata in qualche modo salvata da sè stessa, pur mantenendo un atteggiamento sempre un po’ al limite; la Baronessa, la Crudelia di Glenn Close, interpretata da un meravigliosa Emma Thompson. La vera faccia di Estella, è Cruella, Estella è il modo che ha per mascherarla, ed Estella è debole, e si lascia mettere i piedi in testa da chinque, laddove invece Cruella è spietata, e arriva a diventare come l’estremo che cerca di contrastare. Ho trovato molto interessante la rilettura di Biancaneve, la centralità del rapporto madre- figlia, del concetto di successo, della crudeltà che richiede, perchè si tratta di un ambiente competitivo. La cattiva stereotipata del cartone animato era meravigliosa, iconica, ma con l’andare degli anni è semplicemente già vista al cinema negli adattamenti con Glenn Close. Non capisco sinceramente la critica di chi si aspettava che Crudelia sarebbe stata il villain della storia, avrebbe creato semplicemente una copia carbone del film di Glenn Close. Invece hanno scelto di riscrivere la storia con un personaggio che non è del tutto buono, ma neanche crudele, ma che si diverte a giocare con la propria icona. E’ interessante anche dal punto di vista educativo, il comportamento che Cruella ha, talvolta estremo, la porta nella direzione della Baronessa, è interessante perchè il comportamento scorretto è stigmatizzato, pur essendo affidato a un protagonista. Insomma Cruella è una vox media, un essere umano competitivo e ambizioso, un po’ psicolabile, ma indubbiamente geniale. Molto divertente anche la riscrittura dei due scagnozzi, diventati due fratelli adottivi, a cui sono affidate le parti comiche ma che costituiscono anche il cuore del film.

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