The Last Station

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The Last Station

Lev Tolstoj, il grande romanziere russo, ha aderito ad una religione utopica: in virtù di questa dottrina, rinuncia alle sue proprietà, diventa vegetariano e si dichiara celibe, pur essendo sposato da cinquant'anni con la contessa Sofya. Nel frattempo, in casa Tolstoj, si insedia una comunità libertaria, guidata da Chertkov, discepolo dello scrittore.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Last Station
Attori principali: Helen Mirren, Christopher Plummer, James McAvoy, Anne-Marie Duff, Paul Giamatti, John Sessions, Patrick Kennedy, Kerry Condon, David Masterson, Tomas Spencer

Regia: Michael Hoffman
Sceneggiatura/Autore: Michael Hoffman
Colonna sonora: Sergei Yevtushenko
Fotografia: Sebastian Edschmid
Costumi: Monika Jacobs
Produttore: Chris Curling, Jens Meurer, Bonnie Arnold, Andrei Konchalovsky
Produzione: Gran Bretagna, Germania, Russia
Genere: Drammatico, Romantico
Durata: 112 minuti

Dove vedere in streaming The Last Station

13 Gennaio 2013 in The Last Station

Tolstoj e i suoi ultimi giorni di vita in salsa dolce e amara. Simpatici soprattutto gli sprazzi di commedia.

16 Settembre 2012 in The Last Station

L’intero film sembra girare attorno ad un’unica vicenda : la firma ad un testamento, che toglierà i diritti delle opere alla famiglia per passarli ad una compagnia devota allo scrittore.
Intorno a questo ruotano le tensioni della moglie di Lev, evidentemente preoccupata della sorte di ciò che suo marito è stato in grado di creare, la pressione di Chertkov che vuole a tutti i costi ottenere questa firma -giustificando l’atto come l’unico modo per diffondere la parola di Tolstoj al maggior numero possibile di persone- ed infine gli sconvolgimenti amorosi del nuovo segretario che saranno utili per capire quello che, le opere, volevano davvero trasmettere.
Il voto è 6 perchè non ho trovato nulla di davvero sconvolgente in questo film, ho amato -come detto da altri- il potere espressivo, soprattutto legato allo sguardo.

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Niente di sconvolgente, ma… / 4 Settembre 2011 in The Last Station

Non male, inaspettato. Soprattutto merita vedere l’intensità tradotta in gesti e mimica del volto, e la forte, mai dichiarata, ma molto ben messa in scena, “complicità dei vecchi amanti” (cfr. Brel/Battiato), il tutto con forti scelte più teatrali che filmiche. Vale certamente l’ora e 50 di visione.

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