The Holdovers - Lezioni di vita

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The Holdovers - Lezioni di vita

Paul Hunham, bisbetico insegnante in una scuola privata del New England, è costretto a rimanere nel campus durante le vacanze di Natale, per sovrintendere agli studenti che non hanno la possibilità di tornare in famiglia nel periodo delle Feste. Con il trascorrere dei giorni, Hunham stringe un legame con uno dei ragazzi, Angus, e con la capo cuoca dell'istituto, che, di recente, ha perso un figlio, nel corso della guerra in Vietnam.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Holdovers
Attori principali: Paul Giamatti, Dominic Sessa, Da'Vine Joy Randolph, Carrie Preston, Brady Hepner, Ian Dolley, Jim Kaplan, Michael Provost, Andrew Garman, Naheem Garcia, Stephen Thorne, Gillian Vigman, Tate Donovan, Darby Lee-Stack, Bill Mootos, Dustin Tucker, Juanita Pearl, Alexander Cook, Liz Bishop, Cole Tristan Murphy, Will Sussbauer, Carter Shimp, Michael Malvesti, Dakota Lustick, Melissa McMeekin, Jonathan von Mering, Rena Maliszewski, Osmani Rodriguez, Oscar Wahlberg, Dan Aid, Mike Kaz, Kelly AuCoin, Colleen Clinton, Fred Robbins, David J. Curtis, Pamela Jayne Morgan, Davis Robinson, Joe Howell, Peter Krasinski, Greg Chopoorian, Ian Lyons, Kevin Fennessy, Kevin Daigneault, Bhanu Gopal, Mostra tutti

Regia: Alexander Payne
Sceneggiatura/Autore: David Hemingson
Colonna sonora: Mark Orton
Fotografia: Eigil Bryld
Costumi: Wendy Chuck, Lori DeLapp
Produttore: Mark Johnson, Bill Block, David Hemingson, Andrew Golov, Tom Williams, Thom Zadra
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Commedia
Durata: 133 minuti

Dove vedere in streaming The Holdovers - Lezioni di vita

Il nulla…ma ben raccontato / 11 Aprile 2024 in The Holdovers - Lezioni di vita

Commediona altolocata, sia per realizzazione che per bravura degli interpreti (Giamatti su tutti)
La trama è veramente ai minimi termini, è uno di quei prodotti dove non è necessariamente la protagonista e -forse- nemmeno deve esserlo.
La storia racconta le vicessitudini di quei 3 disperati (per motivi diversi) costretti a trascorrere le vacanze natalizie in questo mega-college americano, stereotipato all’inverosimile.
Il film procede bene, in maniera brillante e talvolta disincantata, attingendo ogni tanto a Forrest Gump , ogni tanto all’Attimo Fuggente, qualche volta dal Club Degli Imperatori.

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21 Febbraio 2024 in The Holdovers - Lezioni di vita

In un college abbandonato per le vacanze natalizie si intrecciano tre solitudini, quelle di un professore, di un alunno e di una capocuoca: sembrano tre profili e tre storie completamente diverse, ma hanno in comune l’essere state “lasciate indietro” da una società per la quale sono solo dei “residui”, dei perdenti da ignorare, da disprezzare o da bocciare. Privati dagli affetti famigliari e costretti a condividere gli stessi spazi, i tre emarginati imparano a conoscere, anche attraverso il conflitto, le sofferenze e le disillusioni altrui e in qualche modo a sentirle proprie, permettendo a ciascuno di andare avanti. Fa niente se temi complessi e delicati (ipocrisia, corruzione, disuguaglianze, classismo, razzismo, guerra, malattia mentale, rapporto intergenerazionale, esclusione sociale) vengono sfiorati senza essere approfonditi o aggrediti, lo scopo è solo sviluppare la storia, senza strumentalizzazioni o retorica; anzi l’aver evitato virtuosismi e colpi di scena forzati ha rappresentato per me il punto di forza di un film genuino e che funziona benissimo, grazie a un tono brillante ma non comico, malinconico ma non drammatico. E fa niente anche se le vicende sono prevedibili e i personaggi forse troppo tipizzati, la storia scivola via affezionandosi ai personaggi, sorridendo delle loro battute e commuovendosi per le loro sciagure; non credo che Payne mirasse a qualcosa di più.

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Tecnica da urlo, storia va beh / 22 Gennaio 2024 in The Holdovers - Lezioni di vita

Un film davvero ben girato e realizzato, con regia, fotografia, scenografia e costumi da urlo, tanta è la loro intima fedeltà al periodo che ricreano (albori degli anni Settanta) e al tipo di cinema (dello stesso periodo) che l’intero progetto richiama.
Voto: 8.

Una storia di formazione molto stereotipata, accomodante e prevedibile (come -in sostanza- la maggior parte dei film precedenti di Alexander Payne), in cui si ride o ci si intristisce con precisione matematica. Personaggi tratteggiati senza chiaroscuri, implacabili nelle loro virtù e nelle loro mancanze. Certe storie di empatia e solidarietà fanno bene all’animo, è vero, ma, cinematograficamente parlando, The Holdovers di Payne viaggia su binari scolpiti nella pietra, senza lasciare il più piccolo spiraglio a un minimo di imprevedibilità e sorpresa narrativa.
Voto: 4.

Media matematica (in pieno stile Paul Hanham, il personaggio interpretato da Paul Giamatti, qui reso artificialmente -e molto efficacemente- strabico per esigenze di copione): 6 stelline.

Per un film di tal fatta, dopo i Golden Globe agli attori (oltre a Giamatti, un Globe è andato anche a Da’Vine Joy Randolph), mi aspetto varie nomination agli Oscar (in questo momento, non conoscendo ancora gli antagonisti, non mi sbilancio su eventuali vittorie, ma -in via ipotetica- viste la sua furbizia, può ambirvi).

P.s.: il “sottotitolo” italiano, Lezioni di vita (che, peraltro, non c’entra nulla con il titolo originale: una traduzione di The Holdovers è “i residui”, cioè, in questo caso, più o meno, “coloro che sono avanzati“) , è -se possibile- ancora più (inutilmente) furbo del film stesso.

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