Quando Alice ruppe lo specchio

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Quando Alice ruppe lo specchio

Lester Person è un uomo molto affascinante e raffinato, amante della solitudine. Vive da solo in una elegantissima villa, insieme al gatto Reginald. A guardarlo, sembra una persona come tante altre. In realtà, è un uomo vizioso. Amante del gioco d'azzardo, sperpera ingenti somme di denaro alle corse di cavalli e giocando a poker. Ma il suo vizio peggiore è l'omicidio di giovani vedove contattate attraverso le rubriche dei cuori solitari dei giornali.
Anonimo ha scritto questa trama

Titolo Originale: Quando Alice ruppe lo specchio
Attori principali: Brett Halsey, Zora Kerova, Al Cliver, Sacha Darwin, Ria De Simone, Marco Di Stefano, Maurice Poli

Regia: Lucio Fulci
Sceneggiatura/Autore: Lucio Fulci
Colonna sonora: Carlo Maria Cordio
Fotografia: Silvano Tessicini
Produttore: Antonio Lucidi, Luigi Nannerini
Produzione: Italia
Genere: Commedia, Horror
Durata: 86 minuti

Dove vedere in streaming Quando Alice ruppe lo specchio

Cinema ancora incompreso / 27 Settembre 2020 in Quando Alice ruppe lo specchio

Ragazzi ‘sto film ha 4,6 stellette, voto basso come più o meno tutti i film di Fulci su questo portale… male male veramente, “non si sevizia un paperino” e “Tu vivrai nel terrore” sono credo gli unici 2 ad avere un voto decente,casualmente i suoi film più famosi, sarebbe bello se si capisse che l’opera di un regista ha una sua coerenza interna e sue specifiche regole,
ci sono altri parametri oltre al puro gusto personale nel valutare un film, se non vi rendete conto che questo film è voluto e portato precisamente in una specifica direzione, formale e significativa, con estrema cura e ricercatezza forse è il caso che facciate un po’ di autocritica sulla vostra competenza cinematografica.

metto 10 politico per risollevare un minimo la valutazione

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Un ibrido fatto male. / 2 Giugno 2018 in Quando Alice ruppe lo specchio

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Film che alla fine non si rivela né un horror né tantomeno un noir ma uno strano ibrido che a tratti fa anche sorridere per quanto è pacchiano(come per esempio la scena dei piedi nel bagagliaio).
Nella seconda parte si tenta di risollevare un po’ le sorti del film analizzando il cosiddetto tema del doppio(molto amato sia al cinema che in letteratura) ma lo si fa in modo talmente confusionario e poco credibile da non suscitare la benché minima emozione.
Il finale poi l’ho trovato assolutamente ridicolo, anche se inaspettato.
Davvero brutto, mi aspettavo decisamente di più(forse sono io che non l’ho capito, fatto sta che mi sono annoiata a vederlo e anche parecchio).

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