Poeti dall'inferno

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Poeti dall'inferno

Francia, seconda metà dell'Ottocento. Il celebre poeta Paul Verlaine (David Thewlis) prende sotto la sua ala protettrice il giovane Arthur Rimbaud (Leonardo di Caprio), scrittore non ancora affermato ma pieno di talento. Tra i due nascerà un'amicizia che presto sfocerà in una complicata relazione sentimentale.
Lily_Chan ha scritto questa trama

Titolo Originale: Total Eclipse
Attori principali: Leonardo DiCaprio, David Thewlis, Romane Bohringer, Dominique Blanc, Nita Klein, Félicie Pasotti, James Thierrée, Emmanuelle Oppo, Christopher Hampton, Denise Chalem, Andrzej Seweryn, Christopher Thompson, Bruce Van Barthold, Christopher Chaplin, Mathias Jung, Kettly Noël, Cheb Han, Mostra tutti

Regia: Agnieszka Holland
Sceneggiatura/Autore: Christopher Hampton
Colonna sonora: Jan A. P. Kaczmarek
Fotografia: Giorgos Arvanitis
Costumi: Pierre-Yves Gayraud
Produttore: Jean-Pierre Ramsay-Levi, Pascale Faubert, Jean-Yves Asselin, Staffan Ahrenberg
Produzione: Francia, Belgio, Gran Bretagna
Genere: Drammatico, Erotico, Biografico
Durata: 111 minuti

Dove vedere in streaming Poeti dall'inferno

4 Gennaio 2015 in Poeti dall'inferno

Sarà che la passione per i versi di Rimbaud mi ha tenuto incollato a questo film, visto per l’ennesima volta, come se fosse stata la prima.
Sarà che ho trovato grandiosa l’interpretazione di un Di Caprio solitamente a me inviso, ma che del resto ha sempre dato il suo meglio nei ruoli da vero o finto adolescente.
Sarà che il Verlaine di David Thewlis non è da meno.
Sarà che il Rimbaud di Di Caprio ricorda particolarmente quell’immagine resa immortale da Étienne Carjat.
Sarà tutto ciò, quello che mi ha fatto apprezzare tantissimo questo film della Holland, che del resto non ha alcuna pretesa se non quella di tratteggiare la biografia di due grandissimi artisti, descrivendo il loro morboso e violento rapporto, in modo crudo, ma il più possibile veritiero.
Questo film è stato massacrato dalla critica e francamente non me ne capacito.
Pensandoci e ripensandoci, non vedo dove una pellicola del genere, così perfettamente quadrata e definita, avrebbe potuto essere migliorata.
Non si esagera con le citazioni (anche se qualunque appassionato, io per primo, non avrebbe disdegnato qualche verso in più regalato qua e là).
La regia e la fotografia sono adeguatamente calate in un contesto tardo ottocentesco, senza improvvisazioni o inutili originalità.
Non capisco perché questa love story debba essere “imbarazzante” (Mereghetti), se non per le pulsioni omofobiche (magari inconsce) di chi si è in tal modo affrettato ad etichettarla (conferma che arriva puntualmente quando la coppia viene definita “due gay sciroccati e ridicoli”).
Non capisco queste critiche, non capisco come si possano vedere gli attori “spaesati” (sempre lui) o come si possa paragonare la pellicola al “peggior sceneggiato televisivo”.
Semplicemente non lo capisco.
Ma tant’è.
Per me resterà il film di riferimento sulla vita del grande Arthur Rimbaud, magari finché qualcuno di questi critici da salotto non si metterà dietro la macchina da presa e ne girerà uno migliore.

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10 Dicembre 2013 in Poeti dall'inferno

Inizialmente non volevo scrivere niente ma dato che l’unica recensione postata è negativa ne scrivo una positiva io.
Per me gli attori sono stati bravi nel descrivere il carattere dei due poeti e la storia è intrigante e gli ideali che raggiunge sono intensi. Sì, direi che è intenso. Inoltre dopo averlo visto mi appassionai a Rimbaud e lessi Una Stagione in Inferno, libro che divenne e che resta ancora il mio preferito in assoluto. Non mi piacciono le storie d’amore ma questa mi ha rapita all’istante.

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29 Agosto 2011 in Poeti dall'inferno

un film di una pesantezza e sgradevolezza rare.

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