Poesia negli anni ’80 / 8 Ottobre 2014 in Ginger e Fred

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

La macchina del circo soppiantata dalla macchina della televisione.
Spaccato della superficialità delle trasmissioni introdotte negli anni ’80 raccontato dagli occhi di Amelia, una ballerina degli anni ’40 che interpretava gli spettacoli di Ginger, accompagnata dal compagno Pippo nel ruolo di Fred.
Il film è ricco di contrasti, la poesia di un incontro dopo tanti anni in un marasma cinico e spietato in cui ogni cosa è buona purché faccia audience.
Non mancano gli spunti di riflessione sulla società che si stava deliniando in quegli anni dall’immigrazione e il fenomeno dei venditori ambulanti (sebbene la macchina da presa non si soffermi troppo) alla società perfetta descritta dalla televisione (sorrisi in onda, glacialità nell’orribile organizzazione).
Un film poetico e interpretato in maniera sublime. Il pensiero corre velocemente a come siamo arrivati alla nostra attuale televisione e su come, ancora oggi, trasmissioni propongano storie al limite al solo fine sensazionalistico senza alcuna umanità.

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