Duplicity

Due anni dopo, cinque anni prima, 14 mesi prima, 12 ore dopo…. ….Are you Fucking Kidding Me????????

Un film che si snoda tra numerosi flashback che ti portano a non avere più la cognizione del tempo.
L’idea era anche carina ma poteva essere gestita in maniera migliore, senza troppi tempi morti e senza scene inutili.
La scena a rallentatore iniziale, senza senso e soprattutto lunga e noiosa mi ha fatto pensare che il film non era il massimo e così è stato.
Un cast di bravi attori ma sprecato in una trama senza alcuna efficacia espressiva, che alla fine non ti lascia nulla. Peccato!

Film che si sviluppa intorno all’intreccio amoroso tra due spie industriali e i loro intrighi professionali. Poco consistente la parte dedicata alle macchinazioni dello spionaggio industriale, il cui progresso è troppo facilmente intuibile; quasi stancante il tira e molla amoroso tra Clive Owen e Julia Roberts, imperniato su una perenne(e ripetitiva) esitazione riguardo la reciproca fiducia tra le parti. Il tutto montato su binari che portano, in modo talvolta confusionario, alla prevedibilissima conclusione.

Piccola delusione da questo film. I due protagonisti e la trama promettevano bene ma il film si rivela un pò confuso e nonostante Clive Owen e Julia Roberts risulta un pò moscio.
Lo spionaggio industriale è meno intrigante rispetto a un colpo (il pensiero va alla serie di Ocean) ma soprattutto la trama è un pò complicata tra flashback e presente. Paul Giamatti e Tom Wilkinson, gli antagonisti delle due multinazionali, sono un pò troppo sopra le righe. La storia serve più a rimarcare i battibecchi tra Claire e Ray, però secondo me la fiducia è alla base di una storia d’amore; come può quindi resistere la storia tra Claire e Ray che continuano a non fidarsi l’uno dell’altra?
Il film, anche se un pò a fatica, si lascia seguire e viene in parte riscattato da un buonissimo finale.