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Kaiba

/ 20087.610 voti
serie tvKaiba
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Yuasa al timone… / 1 Dicembre 2013 in Kaiba

Dopo essersi messo in mostra col complesso e sperimentalissimo Mind Game, Masaaki Yuasa si ripresenta quattro anni dopo con una serie animata di 12 episodi, tale Kaiba.
Una delle prime cose che salta all’occhio è senza’ombra di dubbio il disegno, a prima vista piuttosto “pupazzoso” e che potrebbe erroneamente far pensare allo spettatore di trovarsi di fronte ad un prodotto per bambini. In realtà, dietro il disegno superficialmente infantile si nasconde una grafica poetica e visivamente godibile, che l’autore utilizza sapientemente come piccolo sfogo narrativo (un metodo già utilizzato nel citato Mind Game, anche se qui meno esplicito e meno “libero”).
La trama forse non risalterà per originalità, ma Kaiba presenta comunque una storia ricca di tematiche profonde che spaziano dal dramma interiore all’analisi psicologica: perdita della memoria e dell’identità, morte, amore travagliato, clonazione, terrorismo, fiducia, sacrificio e l’elenco potrebbe continuare ancora per molto.
Le musiche sono componimenti intrisi di una forte vena malinconica, che va perfettamente a braccetto con la vicenda narrata. I personaggi sono poi un puro affresco di tragedia, ognuno afflitto dalle sue colpe, dai suoi rimpianti o dalle sue scelte.

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Memorie di ferro / 9 Agosto 2013 in Kaiba

Un gioiellino del 2008 di appena 12 episodi che, per rimanere in tema, è difficile da dimenticare. Lontano dai soliti tratti giapponesi, al suo stile grafico molto semplice, contrappone delle tematiche veramente complesse. Kaiba è la storia di un’utopia fallimentare, di un mondo caduto nel degrado a seguito di una scoperta dalle gigantesche proporzioni, ma dalle minuscole dimensioni: un chip di metallo dalla forma conica in grado di immagazzinare le memorie delle persone. È anche possibile cancellare o modificare eventuali ricordi o aggiungerne di artificiali. In poco tempo il corpo e la mente finiscono per essere delle entità completamente separate ed estranee tra loro e, quasi con il valore che si dà a dei semplici oggetti di consumo, corpi e ricordi iniziano ad essere venduti sul mercato: ognuno può avere le memorie e i corpi che vuole, al giusto prezzo. Filosofia, psicologia, etica e disparità sociale s’intrecciano in quest’opera intricata perfino nello svolgimento degli eventi: ogni minimo particolare è essenziale, bisogna che nulla scappi all’occhio. In ogni caso, una seconda visione è più che consigliata. Le musiche poi sono fenomenali.

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