Gordon Parks: occhi puntati sulla società americana.

Il fotografo e regista afroamericano in mostra a Verona con centosessanta dei suoi fantastici scatti, nei quali immortalò sia grandi nomi dello star system che gente comune. Fino al 28 settembre.

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Gordon Parks: occhi puntati sulla società americana.

Gordon Parks (1912-2006) fu uomo capace di primeggiare in tantissime cose: benché fosse l’ultimo figlio di una numerosissima famiglia originaria del Kansas, fu il primo fotografo afroamericano a far parte della prestigiosa agenzia FSA (Farm Security Administration) e ad entrare nel gruppo di fotografi di LIFE, fu il primo giornalista a documentare, nei primi anni Cinquanta, le lotte fratricide tra le gang di neri ad Harlem e fu il primo regista dalla pelle nera ad affermarsi nel mainstream hollywoodiano con il cult poliziesco Shaft (1971).

Il suo occhio, non solo inteso in senso fotografico, era veloce, attento, mai invasivo ma in grado di cogliere e di restituire su pellicola, dimostrando grande sensibilità, frammenti di quotidiano mai documentati prima.
Innegabile fu il suo impegno sociale votato al superamento delle barriere razziali, portato avanti sia con le campagne fotografiche dedicate alla segregazione degli afroamericani negli stati meridionali degli USA, sia con i prodotti cinematografici come Leadbelly (1976), che riportavano in auge personalità culturalmente importanti come quella del cantante folk Huddie William Ledbetter, o quelli televisivi come Solomon Northup’s Odyssey (1984), con cui raccontò le vicende poi riprese da Steve McQueen in 12 anni schiavo (2013).

Una raccolta di suoi fantastici scatti, intitolata Gordon Parks. Una storia americana, è attualmente in mostra a Verona (18 maggio-28 settembre 2014), presso il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri.
La mostra, realizzata da Fondazione Forma per la Fotografia in collaborazione con la Gordon Parks Foundation e Contrasto, è curata da Alessandra Mauro e consta di centosessanta fotografie, sia a colori che in bianco e nero: nei famosi ritratti di Parks, campeggiano con incredibile potenza espressiva i volti di noti personaggi come Malcolm X, Muhammad Ali, Marilyn Monroe, Stokey Carmichael, Leonard Bernstein, Paul Newman e Sidney Poitier.
Ma, con altrettanta forza, i visi di centinaia di persone altrimenti anonime escono letteralmente dalla carta fotografica, travalicando le cornici: madri a cui i figli, affamati, si affollano intorno come gattini, ragazzine afroamericane che spiano desiderose il parco giochi destinato ai bambini bianchi, poliziotti che fanno irruzione in un appartamento di Chicago, vecchi seduti sul divano di casa circondati dalle povere reliquie del passato.
Qualsiasi persona o evento Parks imprigionasse nelle proprie pellicole diventava immediatamente parte di un racconto emotivamente ricchissimo.
Da non perdere.

Ingresso: da martedì a domenica ore 10.00 – 19.00.
Biglietti: intero €5 (ridotto €3); scuole e ragazzi (8 – 14 anni) €1.

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