IL MIGLIOR FILM DEL 2013!!!

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  • #45903
    Anonimo
    Inattivo
    #49353
    Anonimo
    Inattivo

    uscita italiana non pervenuta. credo se ne riparli per fine anno comunque.
    e con questo LVT mette la parola fine alla “Trilogy of Depression”.
    ps: @yorick anche tu a priori?

    #49354
    lithops
    Partecipante

    dalla trama promette bene 🙂

    #49355
    Anonimo
    Inattivo

    @bombus, quand’è che ti guardi Antichrist? *_* Sono curioso (e voglioso, visto che siamo in tema) del tuo parere.

    @drmabuse, no, assolutamente. In questo caso, la Ragion Pura te la lascio tutta e m’approprio indebitamente della Ragion pratica: parlando di von Trier, il mio non è apriorismo, ma un postulare che Dio esiste. E’ diverso. Parlando di cose serie, perché trilogia? Mi pare che tutta la sua produzione post-epidemic sia “-logia della depressione”, tranne eccezioni qua e là. Pure “Il grande capo” riesce a deprimermi.

    #49356
    Anonimo
    Inattivo

    @yorick
    boh, l’ho letto su imdb, magari in qualche intervista c’è traccia di questo intento…
    anche dogville racconta la depressione secondo te?
    la grande depressione al massimo 😀

    #49357
    lithops
    Partecipante

    @yorick, Sì, lo vedrò questa settimana. Ci avevo già provato una volta, al cinema. Ma mi sono incredibilmente addormentato dopo pochi minuti. Mia moglie non mi ha svegliato perché sia era addormentata anche lei. Ho pensato, a priori, fosse un film noioso.Dopo aver letto la tua recensione e i commenti di Notta, non posso perderlo 🙂

    #49358
    lithops
    Partecipante

    Ecco, forse, quale sarà il miglior film del 2013: The Lobster, di Lanthimos:
    da cineblog:
    “Una storia d’amore anticonvenzionale ambientata in un futuro distopico dove ogni singola persona, secondo le regole della Città, può essere arrestata e trasferita nell’Hotel. Lì ognuno è obbligato a trovare un compagno in 45 giorni. Se si fallisce, si viene trasformati in animali a scelta e liberati nel Bosco. Un Uomo disperato scappa dall’Hotel nel Bosco dove vivono i Solitari, e qui s’innamora, anche se è contro le regole.”.
    Mah, speriamo bene

    #49359
    lithops
    Partecipante

    O. forse, questo di Carlos Reygadas, Post tenebras lux, che dicono sia stato il film più bello visto a Cannes l’anno scorso (e ce ne erano!)

    #49360
    lithops
    Partecipante

    O, forse, questo: En duva satt på en gren och funderade på tillvaron, del grande, grandissimo Roy Andersson:
    da sentieriselvaggi:
    “Descritto dall’autore come un mix di tre classici, il Don Chisciotte di Cervantes, Uomini e topi di John Steinbeck e Delitto e castigo di Dostoevskij, En duva satt på en gren och funderade på tillvaron (Una colomba seduta su un ramo riflette sull’Esistenza) sembra adottare lo stesso tono paradossale di alcune opere precedenti di Andersson.”
    Mi ispira, speriamo qualcuno lo traduca, nelle sale italiane non arriverà mai.
    dal titolo, sembra un film per @yorick

    #49361
    Anonimo
    Inattivo

    Quello di Lanthimos, lo aspetto con ansia anch’io, gli altri due sembrano promettere benissimo. Però von Trier…

    #49362
    Anonimo
    Inattivo
    #49363
    lithops
    Partecipante

    Il nuovo Ming Liang sarà a Cannes 🙂

    (da Asianword) The Diary of a Young Boy è la storia di un padre (interpretato da Lee Kang-sheng) e dei suoi due figli, alla ricerca di una sorta di Arca di Noè che permetta loro di sopravvivere in una società completamente folle e divorata dal consumismo.

    #49364
    Anonimo
    Inattivo

    noooooooooooooooo, grazie @bombus, che notizia 😀
    leggo solo ora e volo ad indagare 😉

    #49365
    Anonimo
    Inattivo

    però che delusione, non lo danno mica in programmazione a cannes, lo vendono e basta ai distributori europei 🙁
    ci vorrà un secolo perché sia messo in circuito :/

    #49366
    lithops
    Partecipante

    No!!, davvero? Ming Liang in Italia non è considerato per niente. Peccato. Tra sei anni se tutto va bene, forse, verrà distribuito. Non nella mia città, però. Mi toccherà vederlo, come al solito, in lingua originale (che è anche meglio!).
    Comunque, tra i film in concorso a Cannes (oltre ad Ozon, con June et jolie), dovrebbe essere interessante La vie d’Adele di Abdellatif Kechiche. Un regista che alterna cose meravigliose a vere schifezze. Forse è la volta buona per riuscire a sfornare il capolavoro che è nelle sue corde.

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