Manuel López-Vidal è un politico spagnolo che deve il suo successo a una serie di attività illecite. Quando diventa il protagonista di uno scandalo mediatico imbastito da un quotidiano, l'uomo minaccia di far saltare il suo intero partito.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: El reino
Attori principali: Antonio de la Torre, Josep Maria Pou, Mónica López, Bárbara Lennie, Nacho Fresneda, Ana Wagener, Luis Zahera, Francisco Reyes, María de Nati, David Lorente, Paco Revilla, Sonia Almarcha, Andrés Lima, Óscar de la Fuente, Laia Manzanares, Malva Vela, Jorge Suquet, Pepe Lorente, Xabier Murua, Manuel Chacón, Jaime Zatarain, Chema Tena, Pepe Ocio, Mona Martínez, Laura Gómez-Lacueva, Ernesto Collado, Belén Ponce de León, José Antonio Martín Otín 'Petón', Fernando Barona, Josué Giner, Max Marieges, Emilio Mencheta, Carlos Heredia, Carlos Pinedo, Javier Lara, Juan Carlos Rueda, Ferrán Gadea, Eli More, Pedro Lozano, Marta Molina, Marta Abril, Vicente Genovés, María Albiñana, Alberto Zafra, Mostra tutti
Regia: Rodrigo Sorogoyen
Sceneggiatura/Autore: Rodrigo Sorogoyen, Isabel Peña
Colonna sonora: Olivier Arson
Fotografia: Alejandro de Pablo
Costumi: Paola Torres
Produttore: Jean Labadie, Gerardo Herrero, Javier López Blanco, Mikel Lejarza, Anne-Laure Labadie, Mariela Besuievsky, Mercedes Gamero, Stéphane Sorlat
Produzione: Francia, Spagna
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 132 minuti
Dove vedere in streaming Il regno
Nella parte iniziale forse troppo logorroico e forse anche un po’ confusionario, troppi discorsi non sempre utili alla storia e personaggi e situazioni che – almeno nel mio caso – difficili da comprendere. Dalla metà in poi però finalmente si entra finalmente in atmosfera thriller, il protagonista deve trovare una via di uscita e “ripulirsi” e non esce quasi mai dall’inquadratura, il pubblico non viene distratto dalle storie o personaggi secondari ma segue i suoi affanni e le sue preoccupazioni – buona la parte dell’inseguimento notturno in auto – fino al finale che invece di essere risolutivo è volutamente ambiguo.
Spetta allo spettatore scegliere cosa rappresenta la persona che gli rivolge delle domande incalzanti e in questo modo fa dimenticare una certa pesantezza iniziale.
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