Echi mortali

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Echi mortali

Durante una serata tra amici Tom Witzky, un operaio di Chicago con una vita e una famiglia noiosamente normali, si fa ipnotizzare quasi per gioco da sua cognata Lisa; da quel momento inizia ad essere tormentato da visioni, sprazzi di scene angoscianti con protagonista una giovane sconosciuta: inizialmente convinto di essere solo suggestionato dalla seduta di ipnosi, dovrà cambiare idea quando scopre che anche Jake, il suo bambino di soli cinque anni, riesce a vedere la misteriosa ragazza...
laschizzacervelli ha scritto questa trama

Titolo Originale: Stir of Echoes
Attori principali: Kevin Bacon, Kathryn Erbe, Illeana Douglas, Kevin Dunn, Conor O'Farrell, Lusia Strus, Zachary David Cope, Stephen Eugene Walker, Mary Kay Cook, Larry Neumann Jr., Jennifer Morrison, Liza Weil, Karen Vaccaro, Hyowon K. Yoo, Rosario Varela, Antonio Polk, Duane Sharp, James Andelin, Eddie Bo Smith Jr., Lisa Lewis, George Ivey, Mike Bacarella, Christian Stolte, Mostra tutti

Regia: David Koepp
Sceneggiatura/Autore: David Koepp, Andrew Kevin Walker
Colonna sonora: James Newton Howard
Fotografia: Fred Murphy
Costumi: Leesa Evans
Produttore: Judy Hofflund, Gavin Polone
Produzione: Usa
Genere: Thriller, Horror
Durata: 99 minuti

Dove vedere in streaming Echi mortali

Un’occasione sprecata / 3 Marzo 2018 in Echi mortali

Film dove il bravo Bacon(attore che amo) non riesce a dare il meglio di sé, colpa anche di una storia che, anche se originale, si perde nei meandri della psicologia invece che del soprannaturale(e il tutto sarebbe stato più interessante).
Film davvero troppo lento, noioso e prevedibile, da vedere solo se si è estimatori del versatile e talentuoso Bacon(che come ripeto in questo film è quasi irriconoscibile).
Consiglio però la lettura del bel romanzo di Richard Matheson da cui questo film è stato tratto: Io sono Helen Driscoll.

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25 Novembre 2012 in Echi mortali

Il guaio narrativo di questo film è rappresentato dai clichées: la soluzione è intuibile abbastanza presto e, per allungare un po’ il brodo, vengono aggiunti senza molta coerenza elementi desunti dalla tradizione orrorifica (es. la scena del bagno e quella conseguente della cantina, l’incontro al cimitero col poliziotto (?)/santone).
Le sequenze finali, al contrario, sono molto interessanti, poiché presagiscono il “difficile” destino del piccolo “sensitivo”.

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