Si può fare

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Si può fare

Milano, 1983. Un sindacalista, Nello, diventa il direttore di una cooperativa che si occupa di dare lavoro ai pazienti dimessi dai manicomi. Stando a contatto con loro, Nello capisce che quelle persone hanno delle potenzialità inespresse, che invece di essere imbottite di farmaci e di limitarsi ad incollare i francobolli dovrebbero essere incoraggiate ad apprendere un mestiere vero. Egli decide quindi di insegnare loro come posare il parquet. Nel 2009 Giulio Manfredonia ha vinto il Nastro d'argento per il Miglior Soggetto.
schizoidman ha scritto questa trama

Titolo Originale: Si può fare
Attori principali: Claudio Bisio, Anita Caprioli, Andrea Bosca, Giovanni Calcagno, Michele De Virgilio, Carlo Giuseppe Gabardini, Andrea Gattinoni, Natascia Macchniz, Rosa Pianeta, Daniela Piperno, Franco Pistoni, Pietro Ragusa, Franco Ravera, Maria Rosaria Russo, Bebo Storti, Ariella Reggio, Giulia Louise Steigerwalt, Tony D'Agostino, Daniele Ferretti, Giuseppe Battiston, Giorgio Colangeli, Enzo Marino Bellanich, Marco Caldoro, Cesare Capitani, Monica Faggiani, Paolo Fosso, Arianna Gabrielli, Romano Ghini, Pietro Paletti, Vincenzo Piscopo, Errico Russo, Manfredi Saavedra, Raffaele Zabban, Gianluca Valente, Mostra tutti

Regia: Giulio Manfredonia
Sceneggiatura/Autore: Fabio Bonifacci, Giulio Manfredonia
Colonna sonora: Pivio, Aldo De Scalzi
Fotografia: Roberto Forza
Costumi: Maurizio Millenotti
Produttore: Angelo Rizzoli Jr.
Produzione: Italia
Genere: Commedia
Durata: 111 minuti

Dove vedere in streaming Si può fare

Così si fa! / 14 Novembre 2015 in Si può fare

Un piccolo capolavoro del cinema italiano! Divertente e allo stesso tempo commovente! Ci si affeziona a tutti i protagonisti della storia nella quale ci si immerge da capo a piedi. Grandi tutti gli attori, soprattutto quelli che si sono dovuti calare nel ruolo del malato mentale che sicuramente è difficile da interpretare; ottimo anche Bisio che, sinceramente, a me è sempre piaciuto. Una vera perla, non perdetelo!

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Normale o no, un bel 7,5! / 19 Settembre 2013 in Si può fare

Non mi dilungo in una spiegazione che non può essere data razionalmente. Tratto da storie vere, un piccolo gioiello italiano (una volta tanto!): piccolo perchè girato con attori semi sconosciuti ma di notevole bravura. Gioiello perchè abbraccia delle tematiche drammatiche e fa riflettere su molti punti. Che dire? Mi ha commosso, mi ha rattristito, mi ha divertito. E vale la pena una visione, e per i più duri di cuore (e di testa) anche due. Grande Bisio, promosso a pieni voti. 7,5.

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24 Marzo 2013 in Si può fare

Questo film è molto piccolo e bello. Lacrimetta sniff e sniff. Temo dovermi spingere a affibbiarvi, qualora non abbiate intenzione di procurarvelo in una maniera a vostra discrezione, un epiteto negativo (ma pure lui a discrezione, che son gentile).

9 Febbraio 2012 in Si può fare

Onesto lavoro italiano con venature divertenti.
Nulla di trascendentale, la macchina da presa a servizio della storia, ma degli attori bravissimi, una storia interessante, un sano ottimismo della volontà che confeziona un film appunto onesto e di un certo valore complessivo.
L’incipit è molto promettente, in 5 battute 5 condensa bene la sinistra, il sindacato degli anni 80, le sue fratture, la sua crisi, il valore delle sue basi, ossia i piccoli funzionari volenterosi.
La storia è vera, siamo alla sperimentazione delle cooperative che reinseriscono i primi liberati da Basaglia, appunto un qualcosa da costruire che il protagonista realizza attraverso l’applicazione del buon senso e dei rigorosi inviolabili principi della collaborazione, dunque della cooperazione, dunque del suo credo sindacale.
Nel cammino tragicomico di questo gruppo di persone il film si confronta con il valore della legge 180, le difficoltà e le speranze attorno ad essa.

Di nuovo, dunque, Basaglia viene portato a pietra angolare della storia di questo paese (penso alla Meglio gioventù di cui ritengo essere il taglio attraverso la “storia” della malattia mentale la cosa migliore), qui tutto gestito più come caso esemplare, dal respiro molto corto, solo 3 anni, ma che rileva come sia stato profondo il cambiamento culturale, come sia stato importante il salto di civiltà della maggioranza “sana” nel confrontarsi con la minoranza fortemente “diversa” e problematica.

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spunti / 8 Febbraio 2012 in Si può fare

Mi son sempre chiesto…

ma chi è o chi sono quelle persone che hanno il potere di stabilire qual’è il confine che separa la normalità dall’anormalità

Chi è colui che può “sancire” che una persona è da considerare anormale? cos’è la normalità?

e sopratutto è più importante cercare di curare o cercare di capire???

Questo film con Claudio Bisio credo possa aiutare una riflessione in questi termini…..

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