Uvetta e socie / 2 Agosto 2023 in Romantiche

In senso positivo, l’esordio alla regia della giovane Pilar Fogliati (premiata con il Nastro d’Argento 2023 come miglior attrice in una commedia) mi ha ricordato con prepotenza il primo Verdone telvisivo e cinematografico (ma non penso di essere la prima e neppure la seconda persona a fare questo parallelismo): infatti, Romantiche è “un film di personaggi” che sembra fondarsi sull’osservazione attenta e minuziosa e sulla successiva rappresentazione in forma quasi parossistica di alcuni “tipi” (in questo caso, femminili), con una caratterizzazione decisamente virata sui localismi.

Il risultato è molto gradevole: le trovate narrative sono divertenti (a partire, banalmente, dai nomi delle protagoniste: ovviamente, quello di Uvetta, su tutti) e la Fogliati, simpatica e istrionica, ha uno sguardo divertito e divertente sul mondo.

Nel complesso, il personaggio più riuscito mi è sembrato quello della logorroica Eugenia Praticò, l’aspirante sceneggiatrice fuorisede.

Il film non è originale nei temi e negli sviluppi e non è del tutto compatto (per esempio, c’è una flessione che mi è sembrata evidente nell’episodio di Michela, il fiore di provincia), ma, in generale, mi è piaciuto: Romantiche mi è sembrato un film fresco, tenero e “buffo”.

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