3 Recensioni su

Quello che non so di lei

/ 20176.152 voti

Stereotipi / 7 Agosto 2023 in Quello che non so di lei

Il tema abusato dell’estranea che invade la vita della sua vittima assumendone il controllo viene declinato nei film di genere puntando sulla suspense; ma in Quello che non so di lei di suspense ce n’è poca – in effetti a parte gli stereotipi (compreso quello del doppio proiezione di sé) non troviamo praticamente nulla. Anche l’interpretazione delle due protagoniste è insoddisfacente: Emmanuelle Seigner è tutta irritante passività (e mi è parsa a dire il vero anche un po’ troppo inespressiva), mentre Eva Green punta su una aggressiva follia priva di qualsiasi sottigliezza, in un ruolo molto distante da quelli soliti dell’attrice. Un passo falso per regista e interpreti che lascia lo spettatore interdetto.

Leggi tutto

Un Polanski elegante ma banale / 17 Aprile 2019 in Quello che non so di lei

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Per Polanski, ancora una matrice letteraria (il romanzo Da una storia vera di Delphine de Vigan), ancora protagonisti legati al mondo della letteratura (vedi, L’uomo nell’ombra o La nona porta) e, soprattutto, ancora il tema del doppio che percorre non troppo silenziosamente quasi tutta la sua filmografia.
Però, nonostante l’interessante disquisizione sulla paternità dell’arte (ultimamente, ne parlano molti ottimi registi internazionali, da Aronofsky ad Anderson, passando per Östlund), la bella messinscena e le brave protagoniste (Eva Green, sempre magnetica, ha occhi che parlano, sussurrano, gridano), Quello che non so di lei svela un po’ troppo presto le sue carte e il taglio psicanalitico della storia.
Insomma, un Polanski elegante ma banale proprio in un contesto narrativo a lui estremamente congeniale.

Leggi tutto

Un film raffinato sulle ossessioni e le paure dell’essere umano. / 4 Agosto 2018 in Quello che non so di lei

Dopo “la nona porta” e “L’uomo nell’ombra” Roman Polanski sceglie di nuovo il mondo del libro per raccontare la storia della scrittrice Delphine che racchiude in sé un po’ tutte le ossessioni del talentuoso regista polacco.
Il risultato finale è un film ambiguo, a tratti inquietante, raffinato, sofisticato e interpretato ottimamente da Emmanuelle Seigner ed Eva Green (che come scrissi una volta si trova perfettamente a suo agio nell’interpretare personaggi dal passato oscuro e misterioso), una lo specchio dell’altra.
Un film sulle paure e sulle ossessioni che talvolta possono accompagnare la vita di ogni singolo essere umano.

Leggi tutto
inserisci nuova citazione

Non ci sono citazioni.

Non ci sono voti.