10 Recensioni su

Pearl Harbor

/ 20016.6605 voti

Armagedd Harbor / 8 Aprile 2022 in Pearl Harbor

Ogni volta che rivedo Pearl Harbor mi sembra più posticcio, più finto , più artefatto, più truccato e più mielenso dell’ultima.
Ma sapete che c’è? alla fine quando lo becco in TV , me ne riguardo sempre un pezzo.
Sarà questo strano magnetismo di Michael Bay, gonfio di patriottismo plasticoso e retorico (bandiere americane everywhere, sbandieranti…o didascaliche quando sono crivellate di proiettili nel mare).
Sarà che la Beckinsale in questo film è un topone impressionante…sarà l’eroismo fintissimo e pomposo di un Baldwin che rasenta il ridicolo…però alla fine, cavolicchio, sto li!
Tra l’altro mi rendo anche conto che è praticamente il copia&incolla di Armaggedon:

Beckinsale : Affleck: Pearl Harbor : Hartnett
=
Liv Tyler : Affleck (di nuovo) : Asteroide : Willis

con la sola differenza che il “rivale” amico-nemico questa volta non è il buon Bruce Willis padre di lei , ma amico ruba-ragazza di lui.

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Il classico film che i critici non possono non stroncare… / 7 Gennaio 2017 in Pearl Harbor

Se ci mettessimo ad elencare nel dettaglio i difetti di questo film probabilmente ci vorrebbero pagine e pagine.
Tanto vale passarli in rassegna in estrema sintesi:
– l’inaccuratezza storica (l’operazione Doolittle viene gonfiata rispetto alla sua reale portata);
– l’inverosimiglianza di alcune parti della sceneggiatura (soprattutto quella finale, immediatamente successiva all’atterraggio di fortuna dei B-25 in Cina);
– l’eccessivo filo-americanismo (basti pensare alla frase rivolta dall’ufficiale inglese a Rafe);
– attori scelti più per il loro aspetto fisico che per le doti recitative (anche se onestamente non se la cavano male);
– la presenza di più operatori agli effetti speciali che comparse, qualcosa di impensabile fino a qualche decennio fa;
– il fatto di essere un film fortemente commerciale, che ripercorre le gesta di almeno tre pellicole precedenti di grande successo (Top Gun, Salvate il soldato Ryan e Titanic).
Ecco serviti argomenti più che sufficienti per una stroncatura del film da parte dei critici. Gli stessi difetti che si perdonano puntualmente ai film d’autore, ma che permettono in questo caso di trovare più di qualche punto d’appoggio per affossare l’ennesimo blockbuster che attenta alla purezza della Settima arte.
Volendo tuttavia accantonare per un momento l’ipocrita integrità del cinefilo incorruttibile, a favore di un po’ di onestà intellettuale di cui in pochi hanno il coraggio di armarsi, non si può non ammettere che i pur molti difetti della pellicola alla fine sfumano e passano in secondo piano in quel che è a tutti gli effetti un film emozionante e intenso, carico di pathos.
Inutile parlare dell’efficacia delle scene di guerra e in particolare di quelle dell’attacco a Pearl Harbor. Quello glielo riconoscono pure i detrattori, a parte coloro che demonizzano l’effetto speciale in nome di una non meglio identificata affinità elettiva nei confronti del cinema d’antan. Sta di fatto che quello che ci mostra Michael Bay, un esperto in materia, è quanto di più vicino i nostri occhi possano sperimentare riguardo il drammatico attacco a sorpresa che coinvolse gli Stati Uniti nel secondo conflitto mondiale.
Certo, si può obiettare che lo scontro nei cieli alla Top Gun, che segue le prime due ondate di raid giapponesi, è francamente ridondante, forse addirittura nella sua interezza (per non parlare degli “wow” che accompagnano gli abbattimenti di caccia nemici).
Certo, si può muovere qualche riserva riguardo l’eccessiva durata della pellicola (bastava per l’appunto accorciare quella sequenza gigioneggiante e magari anche l’inutile intrufolamento nella war room da parte della Beckinsale).
Nella seconda parte, tuttavia, il film si riprende alla grande e regala un esito emozionante, per quanto prevedibile. In ciò la pellicola rispecchia lo spirito e i temi (su tutti quello del sacrificio) del precedente lavoro di Michael Bay, il kolossal di fantascienza Armageddon, rispetto al quale viene confermato Ben Affleck come protagonista. De Niro è un altra cosa, ovviamente, ma il belloccio californiano (sarà mica colpa sua?) se la cava abbastanza bene in un ruolo ritagliato apposta per lui.

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P.H. / 26 Ottobre 2016 in Pearl Harbor

Sufficienza solo per gli effetti, storia d’amore banale più di una qualunque relazioni delle peggiori soap opera, un’americanata coi fiocchi.
Deludente.

molto bello / 5 Ottobre 2013 in Pearl Harbor

è molto bello questo film ovviamente essendo un film americano include una storia d’amore. Consigliato

Favoloso! La rievocazione di un difficile momento della storia americana. / 28 Settembre 2012 in Pearl Harbor

Fantastico film! Splendida ambientazione, grandiosi effetti speciali e scene di battaglia favolose. Gli attori sono grandissimi, e la storia è affascinante e coinvolgente. Un momento drammatico rivissuto con grande partecipazione fino al tragico finale.

Il male. / 16 Maggio 2012 in Pearl Harbor

Michael Bay è il male. Insieme a pochi altri illustri colleghi (Emmerich per esempio) riesce a ricordarmi in ogni suo film perché detesto il patriottismo americano gonfiato e plastificato. Questo film è l’apoteosi del suo “stile”, una macchina per soldi che spero verrà dimenticata al più presto. Le tre stelline sono solo per gli effetti visivi. Trama? Ahahah, non scherziamo, dai.

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7 Febbraio 2012 in Pearl Harbor

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Danny e Rafe, piloti dell’Aereonautica, sono amici fin dall’infanzia. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Rafe parte volontario per difendere l’Inghilterra dai nazisti, lasciando a casa la fidanzata Evelyn, infermiera. Durante una battaglia il suo aereo viene abbattuto e Rafe viene dato per morto; la notizia sconvolge Danny e Evelyn, che nel comune lutto si avvicinano tanto da innamorarsi e mettersi insieme. Ma in realtà Rafe non è morto, e quando ricompare dopo alcuni mesi è un duro colpo per tutti( in primis per lui). Ma prima che i tre possano chiarire le cose, i giapponesi bombardano a tradimento la base di Pearl Harbor, dove i nostri si trovano…

In realtà questo film non è stato tratto da un romanzo, ma al contrario lo sceneggiatore Randall Wallace ha tratto il romanzo dal film. E’ un film che mi ha conquistato contro ogni aspettativa, infatti notoriamente non amo le storie con “triangoli”, soprattutto se come in questo caso due amici si contendono la stessa donna; questo film rappresenta un’eccezione alla regola. Anche qui ci troviamo alle prese con un kolossal hollywoodiano (di oggi però), con attori non particolarmente eccezionali( credo si sia guardato più alla bella presenza, per molti personaggi), ma che comunque portano a termine il loro compito in maniera più che soddisfacente.Da segnalare la scena del famoso attacco giapponese, che ricorda molto quella dello sbraco in Normandia di SALVATE IL SOLDATO RYAN.
Sugli attori, come ho già detto, nulla di particolare: belli e appassionati Ben Affleck e Kate Beckinsale, abbastanza credibili; molto di meno Josh Hartnett, che sembra sempre chiedersi “ ma che ci sto a fare io qui?”.Molto meglio Cuba Gooding jr nei panni dell’orgoglioso Dori Miller.
Il film ottenne tre nomination all’Oscar, una per il miglior sonoro e una per il miglior montaggio sonoro (quest’ultima vinta), e una per la miglior canzone, THERE YOU’LL BE, interpretata da Faith Hill.

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24 Gennaio 2012 in Pearl Harbor

Il film non è male, un buon film di guerra con una storia romantica sullo sfondo.
Ben Affleck non mi ha mai pienamente convinto come attore e anche questa prova lo dimostra.

15 Gennaio 2012 in Pearl Harbor

Gli dò la sufficienza solo perchè graficamente è fatto bene, ma la storia in sè è banalissima. E’ il solito film di propaganda americana che rappresenta gli statunitensi come i salvatori del mondo, e chiunque gli si opponga (in questo caso i giapponesi) come nemici da schiacciare senza pietà.

26 Agosto 2011 in Pearl Harbor

Il voto vero sarebbe un 7.5 a mio vedere.
Un amore durante il periodo di guerra, forse l’aspetto “storico” -quindi il contesto- del film cioè l’attacco delle forze giapponesi alla base di Pearl Harbor non è descritto dettagliatamente per non rendere questo un documentario, buona la capacità di concatenare tre vite in una sola storia e portarle avanti.
Da ricordare anche in questo caso la colonna sonora, creata appositamente da Hans Zimmer, che consiglierei a tutti di ascoltare per intero almeno una volta fuori dall’ambito film.
Emozionante.

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