Mr. Holmes - Il mistero del caso irrisolto

Un film molto toccante, particolare e intrigante. Ian mckellen è lo Sherlock Holmes più umano che abbia visto sia nel piccolo che nel grande schermo, il quale interpreta non uno Sherlock Holmes infallibile, geniale e come direbbe
cumberbatch( interprete di Sherlock Holmes nel telefilm Sherlock):” un
sociopatico iperattivo”, in questo film troviamo un Holmes più vero, meno infallibile, più umano. A mio parere il film è straordinario per il buon mix tra la trama molto bella e l’interpretazione di Ian Mckellen semplicemente straordinaria

Film su Sherlock Holmes che però si discosta notevolmente dai due film con Robert Downey Jr.
Qua troviamo Sherlock Holmes anziano (Ian Mc Kellen), ha superato i 90 anni e si è ritirato a vita privata in una piccola casa di campagna dove è accudito da una governante Mrs. Munro (Laura Linney) e da suo figlio Roger (Milo Parker). Il suo hobby è occuparsi delle api a cui riesce a far appassionare il giovane Roger. La sua memoria inizia a perdere colpi e lui sta cercando di scrivere la verità su un caso che lo ossessiona.
Interessante ritratto di uno Sherlock invecchiato, con la memoria che perde colpi ma la cui mente continua ad essere brillante. Il film è un pò lento e il caso non è particolarmente avvincente ma viene bilanciato da un bellissimo rapporto che inizia a formarsi tra Sherlock Holmes e il giovane Roger.
Curiosità: Milo Parker sarà protagonista del prossimo film di Tim Burton “Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali” e anche lì avrà a che fare con le api.

Devo dire di non conoscere moltissimo del famoso detective di Doyle. Cinematograficamente parlando poi avevo visto giuso i film con Downey Jr. e Law, apprezzandoli (e leggendo anche pareri discordi, secondo i quali quell’Holmes lì non era l’Holmes dei libri mentre altri sostenevano l’esatto contrario). Quel che è certo è che qui ci troviamo di fronte ad una storia molto diversa ma non per questo meno bella. A 93 anni suonati Holmes si è ritirato in campagna, assistito da una governante e dal figlio di lei. Come condizioni fisiche, considerata l’età, sta benissimo, ma il suo problema è l’amnesia senile. E’ comunque deciso a scrivere la sua versione dell’ultimo caso nel quale si è cimentato, non contento del risultato e della versione pubblicata da Watson. Il vecchio Holmes troverà un grande amico nel giovane figlio della governante, che lo aiuterà nel suo intento. Una storia decisamente toccante, interessante, che ci presenta in modo particolare ma efficace un personaggio famosissimo in una fase dell’età decisamente critica. Superba la performance del grande Ian McKellen nel ruolo appunto di Holmes. Consigliatissimo.

Dopo aver visto lo Sherlock Holmes di Benedict Cumberbatch, quello di Robert Downey Jr e quello di Jonny Lee Miller non potevo non vedere quello di Ian McKellen. E’ diverso da tutti gli altri, più dolce, più rassegnato, e non sono sicura che mi piaccia: sembra una contraddizione del personaggio stesso e di quella che è stata la sua vita prima della vecchiaia. Ciò non toglie nulla alla bravura e alla delicatezza di Ian McKellen, ovviamente.
Bella la fotografia, forse un po’ scontata; grandiosa (e dolorosa) l’idea di non mostrare John Watson; finale insignificante.

Trasposizione cinematografica del romanzo di Mitch Cullin, che narra di un atipico Sherlock Holmes, investigatore per eccellenza, ormai ritiratosi dalle scene, e incline a piaceri che nelle sue più iconografiche vesti non avrebbero contribuito ad aborrire la monotona routine dell’esistenza ( come sottolineato nei libri ), peculiarità essenziale che contraddistingueva la più nota creatura nata dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle, e che spingeva il personaggio a cimentarsi nella raffinata arte della deduzione, per potervisi sfuggire.
Quindi uno Sherlock Holmes demitizzato, quello che Ian McKellen interpreta in questo squarcio di Inghilterra meridionale, e più precisamente nella contea del Sussex, dove un non più tanto lucido e vanesio detective si dedica all’apicoltura, cercando di ripercorrere con la mente il suo ultimo caso, che ha spinto la sua irragionevole, ma caratteristica dispatia, a schiudersi, e a lasciarne il nudo involucro.

Tratto dal romanzo di Mitch Cullin A Slight Trick of the Mind (in Italia pubblicato da Neri Pozza con però lo stesso titolo del film), che immagina uno Sherlock Holmes ultranovantenne in pensione da molte decadi dopo le avventure raccontate al mondo dal suo assistente John Watson. Un personaggio celebre ma vittima dell’incipiente amnesia senile che oltre a debilitarlo gli impedisce di ricordare la ragione stessa per cui si ritirò dalla sua attività di investigtore privato. Holmes vive nella sua tenuta sulle bianche scogliere di Dover, aiutato dalla governante Mrs. Munro (Laura Linney) e il di lei pargolo Roger. Sarà il bambino a aiutare Holmes a ricordare e completare il racconto del suo ultimo caso.
Idea coraggiosa quella di riprendere in mano un personaggio così popolare dopo più di un secolo e debilitarlo come mai vorremmo vedere i nostri cari quando raggiungono la vecchiaia. Il film stenta a partire, dando quasi l’impressione di voler raccontare il lento declino di un uomo finito. Piano piano invece capiamo cosa passa per la testa del vecchio Sherlock, ed è una missione avventurosa come quelle della sua gioventù e persino più interessante e commovente.
Ian McKellen è troppo bravo. Perché lo fa? Quanto ci vuole bene? Non ce lo meritiamo.

Sherlock Holmes a 93 anni suonati sente gli effetti della senilità avanzare, si dimentica le cose, non ricorda nemmeno più perché si è ritirato dal mondo delle investigazioni.
Grazie a un bambino che vive con lui riesce a ricomporre i pezzi del suo ultimo caso che lo ha portato all’abbandono della professione e ad una vita da eremita, visto che gli indizi donati dalle storie scritte da Watson o dai film tratti da tali storie sono solo storielle romanzate su accenni di casi risolti dal fu brillante Mr. Holmes.

Consigliato a: E’ un film senza fronzoli e senza chissà quale virtuosismo in nessun suo aspetto. La vecchiaia pare sia un topic importante quest’anno al cinema…Spazio ai giovani!