Recensione su I miserabili

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I miserabili
Regia:

La Banlieu parigina / 12 Novembre 2020 in I miserabili

Film francese ambientato nella banlieu parigina (stessi luoghi de “I miserabili” di Hugo).
Siamo nel 2018, anno della vittoria della Francia ai Mondiali, celebrato nel prologo.
All’inizio parallelo tra la vita nella banlieu parigina e tre poliziotti dell’anticrimine, con in particolare Stephane Ruiz (Damien Bonnard) appena arrivato dalla campagna che si affaccia per la prima volta in questo “mondo” . Mentre gli altri due sono abituati alla vita delle banlieu e hanno un loro modo di comportarsi, soprattutto Chris vero bastardo, Stephane ha un atteggiamento abbastanza gentile e rispettoso nei confronti degli altri.
Quando intervengono per sanare una disputa, dovranno ritrovare un leoncino rubato a un circo e qui le cose inizieranno a precipitare.
Il succo del film è la frase citata alla fine: “Non ci sono nè cattive erbe nè uomini cattivi ma solo cattivi coltivatori” di Hugo. Se tratti la gente con durezza in cambio prima o poi ti ritornerà la violenza con cui li tratti. Il film è duro, interessante e ispirato alla rivolta parigina del 2005 (citata nella pellicola); quasi con tono documentaristico per la tensione che crea grazie anche ad attori non professionisti.
Premio della giuria a Cannes.

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