Recensione su La parte del leone: una storia della Mostra

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Gradevole documentario sulla Mostra del Cinema di Venezia / 5 Settembre 2023 in La parte del leone: una storia della Mostra

Ordinato lavoro di montaggio (amo questo tipo di documentari, con immagini d’epoca, spezzoni di film e interviste ben alternati fra loro), per un racconto più tematico che cronologico della storia della Mostra del Cinema di Venezia che, alla fine, si risolve in una chiacchierata a ruota libera sul fascino esercitato a livello globale da questo festival.

Carla Bruni è la voce narrante che, qui come mai in altre occasioni, ricorda (per calcolo? Involontariamente?) il timbro vocale di una giovane Claudia Cardinale e (per calcolo? Involontariamente?) sbaglia pure qualche accento (esempio: postùmo, invece di pòstumo).

Film breve e ben ritmato per fan accaniti e non della Mostra, perché sfido io -a prescindere dal proprio grado di cinefilia- a non provare enorme piacere nel rivedere inanellati Mastroianni, Visconti, la Vitti, la Deneuve, Fellini, la Swinton, Bellocchio (che, apertamente, dice che Buongiorno notte è stato penalizzato nella corsa al Leone d’Oro dal fatto di non essere stato considerato un film abbastanza “di sinistra”), Cate Blanchett, Inarritu, la Binoche e compagnia cantante.

2 commenti

  1. Stuntgirl / 11 Settembre 2023

    Carla Bruni è stata una doppiatrice irritante. Non è stata all’altezza del doppiaggio e tra le altre cose ha sbagliato l’accento tonico del verbo “tacere”…verbo che forse le si addice poco.

    • Stefania / 12 Settembre 2023

      @ragazzacattiva: non ho capito se, in questo caso, il tono lezioso della sua voce e quegli errori di dizione siano stati voluti o meno. Certo è che ascoltarla non è stato particolarmente piacevole, per me.

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