13 Recensioni su

Kill Bill Vol. 2

/ 20047.91195 voti

In Sintesi / 17 Febbraio 2020 in Kill Bill Vol. 2

Kill Bill è la storia di una che si è lasciata il passato alle spalle. E quando questo suo passato ritorna prepotentemente impedendole di vivere il proprio presente, a lei non resta altro che massacrarlo. Una bella metafora, insomma.

Stupendo, eppure… / 27 Aprile 2016 in Kill Bill Vol. 2

Quentin Tarantino come sempre ci porta film bellissimi, e Kill Bill Vol. 2 non è certamente da meno. A mio parere, però, manca qualcosina rispetto al Vol. 1, comunque nella visione d’insieme le scelte sono comprensibili. Al di là di questo, come sempre abbiamo meravigliose scene d’azione e dialoghi che resteranno impressi nella storia del cinema e nella memoria dello spettatore. Del resto, come Quentin non c’è davvero nessuno.

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3 Aprile 2016 in Kill Bill Vol. 2

Un’opera rara. Eccezionale. David Carradine da Oscar.
(E “Gli insegnamenti di Pai Mei” Straordinario)

Riflessioni su Kill Bill Vol. 2 / 8 Gennaio 2016 in Kill Bill Vol. 2

Continuo piuttosto fiacco rispetto il precedente capitolo. Probabilmente ottimo per una visione complessiva del film, ma così non è stato, la pellicola è stata purtroppo divisa in due parti. La seconda parte non regge come film autonomo. Vedeteli insieme.

Debole finale / 21 Agosto 2015 in Kill Bill Vol. 2

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Tarantino sembra avere un problema con i finali. Se Django Unchained e Inglourious Basterds sembrano alla fine tirati un po’ via (soprattutto il primo), Kill Bill 2 si prolunga troppo, tra bambinette zuccherose, sieri della verità, vaniloqui sui supereroi e tradizionalismi sulla maternità. E tante, troppe parole, in cui annega anche la scena altrimenti memorabile della fine di Bill.
La prima parte del film è invece all’altezza del “primo volume”, con momenti epici indimenticabili, come l’ascensione di Beatrix dalla tomba e la lotta con Elle Driver nella roulotte. Forse qualcosa si può ridire sulla caratterizzazione di Pai Mei: immagino che Tarantino volesse rendere omaggio ai vecchi film giapponesi di arti marziali, ma il risultato sembra quasi parodistico.
Dopo i lunghissimi titoli di coda, un breve dietro le scene (almeno nella versione che ho visto io), con un divertente doppio senso.

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12 Maggio 2015 in Kill Bill Vol. 2

Per me Kill Bill lo intendo come una opera unica, quindi se volete leggere la mia recensione andate andate sul volume 1… grazie 🙂

Adoro gli happy ending(?) / 30 Aprile 2014 in Kill Bill Vol. 2

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Geniale anche questa seconda parte dove è mostrato l’epilogo della vendetta della sposa. A differenza del primo qui abbondando le inquadrature lunghe e fisse, ma non mancano neanche qui il sangue e la violenza. Mi hanno molto sorpreso il finale (il ricongiungimento di madre e figlia e la desiderata morte di Bill, seguita poi dal rimorso) e anche i titoli di coda che prima mostrano una carrellata di tutti i personaggi comparsi nei due episodi, e poi mostrano la Thruman virata in bianco e nero a bordo di una spider che guida sulle note di “goodnight moon” degli Shivaree.

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Superman è Superman…Clark Kent è il suo alter-ego / 10 Ottobre 2013 in Kill Bill Vol. 2

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Bill è sempre stato un grande appassionato di fumetti. Verso la fine del film ci dice che Superman è il supereroe per eccellenza, perché lui è nato Superman ed è rimasto tale…è quella la sua vita…il suo scopo.
La differenza sostanziale che passa tra Superman e un qualunque supereroe è che egli sa ciò che deve fare e sa cio che è.
Non può nascondersi sotto un’altra faccia. Superman è Superman, Clark Kent è il suo alter-ego e ciò, comporta una cosa importante e cioè: il suo carattere, il suo abbigliamento e il suo modo di esistere è quello. Clark Kent non è altro che un costume che lui indossa.
Di fatto, Kent è debole ed è un vigliacco. Questo perché si nasconde dietro un volto che però non gli appartiene.
Batman o l’uomo ragno, ad esempio, non sono altri che le maschere di Bruce Wayne e Peter Parker che, per motivi che sappiamo, diventano supereroi. Ma non Superman.
Con questo semplice concetto, Bill vuole far capire alla sposa chi è veramente.
Ella ha deciso di cambiare il suo destino e la sua vita arrivando perfino a sposarsi, tuttavia, come Superman non può essere Clark Kent, così la sposa non può essere quella Beatrix Kiddo (suo vero nome) che tanto agogna…perché è membro della D.V.A.S. (la squadra di assassini capeggiata da Bill) e, pertanto, non può sfuggire al suo destino.
Ella abbandona la squadra dopo aver scoperto di essere incinta ma, secondo Bill, neanche un nascituro può far cambiare la sua vita.
Così, inevitabilmente, Beatrix finisce per essere trovata da Bill che per poco non la uccideva…da qui si capisce che la sposa un conto in sospeso con il suo passato ce l’ha e non può essere sanato facilmente.
Dopo una serie di peripezie (non in ordine cronologico vi ricordo), la sposa giunge in una grande casa, ivi, vi sono Bill e…sua figlia !!
Qui Beatrix Kiddo scopre che sua figlia è viva…l’hanno salvata…ed è in quella casa che, a mio parere, si susseguono le scene più belle.
Questa è la quinta pellicola di Quentin Tarantino che, in principio, pensava che stesse girando un solo film…però, alla fine, tutto il girato era di circa 5 ore e, per forza di cose, doveva tagliare qualcosa…fu così che gli venne l’idea, successivamente approvata, di dividere l’opera in due volumi. Ora, molti sostengono che questi due Kill Bill siano in realtà una sola opera da giudicare e valutare come unica. Io penso che sia un’opinione comprensibile e, a tratti, la condivido.
Di fatto, il mio voto ai due film è identico. Scrivo questo non per allargare il brodo ma per chiarire un punto…questo punto è: il fatto che io abbia dato lo stesso voto a entrambi può essere fuorviante..cioè, ci tengo a precisare che io considero Kill Bill un’unica opera però non li considero identici !
Se così fosse stato avrei pubblicato due recensioni identiche. Nossignore, ci sono delle differenze sostanziali tra i due film.
Il secondo, secondo me, è leggermente meno effervescente del primo.
C’è meno azione e, quando c’è, è più controllata. Le cose, come è giusto che sia, si svolgono in modo più lento e comunque, la priorità non viene data all’azione come invece forse era nel primo..o, così era lasciato intendere in alcune parti (in altre no…ed è per quelle parti un po’ incoerenti che forse non ho dato il 10 pieno al film).
Le arti marziali non restano più il punto forte su cui si basano le scene o meglio, troviamo un uso minore di esse nonostante costituiscano ancora un elemento di capitale importanza del film e ciò è testimoniato e sostenuto da dialoghi fantastici e ai limiti della perfezione…alcuni personaggi interagiscono tra di loro in modo perfetto, irrealistico forse, eppure, ci sembra reale e quasi ci immedesimiamo nei dialoghi che, per questo, rappresentano un punto forte del film e permette ad esso di sopperire a quelle poche mancanze che ha. Quindi, le arti marziali restano lo stesso importanti e questo grazie ai dialoghi e alle frasi (“è una spada di Hattori Hanzo”).
Un altro perno del film è la musica che non fa solo da contorno alle sequenze ma, reagisce insieme ai fotogrammi che si susseguono man mano. Alcune canzoni sono stupende e impeccabile è il modo in cui sono inserite.
Nell’intera opera tutti i personaggi sono interessanti, tuttavia, certi sono più rilevanti di altri.
Procediamo con ordine, la squadra di assassini: essa è formata da sei membri (uno di questi è Beatrix che successivamente abbandona la barca e gli altri cinque membri, quattro anni dopo, vanno a far parte del personalissimo elenco della sposa…la Death List Five) e cioè Bill (nome in codice: incantatore di serpenti), la sposa (Black Mamba), Elle Driver (Serpente Montano della California), Budd (Sidewinder), O-Ren Ishii (Mocassino acquatico) e Vernita Green (Testa di Rame).
Gli ultimi due vengono ammazzati nel primo film e, sebbene Vernita (interpretata da Vivica A. Fox) sia bellissima, trovo molto più interessante O-Ren (interpretata dalla bellissima e bravissima Lucy Liu) la cui storia è raccontata, sempre nel primo film, tramite una lunga sequenza che presenta lo stile dei manga (a cura di Production I.G.) essendo lei per metà giapponese e metà cinese (ma attenti a ricordarglielo…io ci penserei più volte).
Budd (interpretata dal mitico Michael Madsen), è il fratello di Bill. Trovo molto simili lui e Elle Driver (Daryl Hannah) perché sono entrambi opportunisti e sadici e, peraltro, psicopatici.
Alla fine Elle ucciderà Budd tramite un serpente, così pensa di andarsene con la spada di Hanzo che Budd aveva ricevuto in dono da Bill (nonostante gli abbia mentito dicendo di averla venduta). Alla fine Elle Driver non muore ma è ridotta malissimo, perde anche l’unico occhio che le era rimasto (uno glielo toglie Pai Mei e l’altro la sposa dopo aver saputo che Elle lo ha ucciso), tra l’altro, forse potrebbe esserci un sequel del film con protagonisti Elle e la figlia di Vernita che vorrebbe vendicarsi della morte della madre.
Secondo me sono quattro i personaggi davvero speciali.
Bill e Beatrix in primo luogo ma anche Pai Mei e Hattori Hanzo. Questi ultimi due, sono personaggi leggendari e divinizzati quasi dai dialoghi degli altri personaggi.
C’è qualcosa che li rende davvero speciali…hanno una grande forza spirituale…Pai Mei (interpretato da Gordon Liu) è un maestro mentre Hattori Hanzo (interpretato dal mitico Sonny Chiba) è uno che fa spade eccezionali..l’acciaio di Hattori Hanzo.
Sono resi ironici e un po’ più umani dal loro spirito eccentrico e dai loro improvvisi spasmi d’umore che sono piuttosto divertenti.
Comunque, restano personaggi incantevoli che stravolgono i canoni.
Le tecniche che Beatrix apprenderà da Pai Mei e la spada che Hanzo gli fornirà saranno di un’influenza devastante per la storia: provvidenziali per lei e fatali per Bill.
In realtà, la vendetta della sposa è ultrafavorita dal comportamento poco cinico di Bill.
Sì, all’inizio compare il suo spirito masochista e sì, spara davvero alla sposa.
Ma, anche a sua stessa detta, si pente e non ha il coraggio di ucciderla mentre era in coma: questa è una debolezza che poi sarà decisiva per il finale.
La verità la dice il pappone Esteban Vihaio (Michael Parks), Bill è innamorato di lei ed ha sempre avuto un debole per le bionde.
Bill ama Beatrix alla follia. Tutti questi dettagli celati dei personaggi sono inseriti in modo fine nella storia che sì, è semplice ma è sviluppata in modo strepitoso.
Kill Bill (soprattutto il secondo volume) è lineare dall’inizio alla fine. É un film spettacolare ed eccitante che, una volta con una punta di ironia, un’altra volta con scene lugubri, riesce ad essere un mix la cui mescolatura è perfetta e, il lavoro finale, è di altissima qualità.

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Il vero capolavoro di Tarantino / 4 Settembre 2013 in Kill Bill Vol. 2

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il primo film che vidi di Tarantino fu Kill Bill volume 1 e ne rimasi folgorato, lo riguardai in continuazione, poi vidi “Le iene” (altro capolavoro) e “Pulp Fiction” (bello ma con un finale pessimo… darei un 10 solo per le parti con Bruce Willis) e mi innamorai di Tarantino, divenne il mio regista prefrito in quel periodo. Poi però iniziai a stufarmi di KB1 per tutte le volte che lo vidi e snobbai il volume 2. Un giorno però decisi di vederlo… per fortuna. è la chiusura perfetta di questa saga. La miglior sceneggiatura che ho mai sentito in un film (dai dialoghi tra Bill e la sposa prima del massacro, alla esilarante scena in cui Bud viene rimproverato dal capo a lavoro o quando Bud e il nano fanno commenti sulla “pertica succhiacazzi” prima di seppellirla…), combattimenti spettacolari, musiche stupende (la scena di Uma nella bara di legno con “L’arena” di Morricone è da lacrime e brividi, mammamia… poi la chicca , i titoli di coda con tutti i personaggi dei 2 volumi e in sottofondo “Malaguena Salerosa” Considero molto di piu un omaggio agli spaghetti western questo che “Django” e il vero capolavoro di Tarantino. EPICO.

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Un epilogo spettacolare! / 24 Marzo 2013 in Kill Bill Vol. 2

la 2a parte del capolavoro di Tarantino: la vendetta della Sposa si sta per compiere, restano Bud e Elle, poi alla fine…..Bill! Il corpo a corpo nel camper è qualcosa di adrenalinico, questo Vol. 2 tiene i tempi più lunghi e chiarisce tutte le questioni in sospeso sulla vendetta della Sposa, una happy ending attesa…e meritata! bello bello bello! 7.5

27 Gennaio 2012 in Kill Bill Vol. 2

Si passa dal capolavoro della prima parte a una seconda purtroppo un po lenta, leggermente meno accattivante e forse anche per certi versi scontata.
Il ritmo è molto più pesante e scorre molto meno rispetto al precedente.
Comunque da vedere per capire come va a finire ma soprattutto completare il film.
Poteva fare di meglio…

Il voto sarebbe un 8.5 / 27 Gennaio 2012 in Kill Bill Vol. 2

Rispetto al primo capitolo (assolutamente da vedere per comprendere al meglio il secondo) c’è meno azione e meno duelli ma più dialogo. Entra prepotentemente in scena David Carradine nel ruolo di Bill, che nel primo film era solo una voce fuori campo.
Mentre nel primo c’era un’unica protagonista principale con personaggi di contorno, in questo Volume 2 sono Carradine e la Thurman a dividersi la scena. Ma non solo: perchè Daryl Hannah e Michael Madsen danno una notevole impronta ai loro personaggi. Dura e incazzata lei, malinconico e quasi rassegnato lui (sottolineo il quasi).
Assolutamente da non perdere il monologo di Bill sui fumetti ed in particolare su Superman: stupendo.
Non dico molto di più x non svelare troppo, il film è bellissimo.

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Pulp, modern, samurai, western!! / 9 Gennaio 2012 in Kill Bill Vol. 2

Vedi recensione Kill Bill Vol. 1

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