Recensione su Il diritto di opporsi

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Il voto sarebbe un 7.5 / 27 Maggio 2021 in Il diritto di opporsi

Altro interessante film su razzismo e pena di morte.
Nel 1987 in Alabama il boscaiolo afroamericano Walter McMillian (Jamie Foxx) viene arrestato dallo
sceriffo Tom Tate con l’accusa di omicidio di una diciottenne in una lavanderia.
Nel frattempo il giovane Bryan Stevenson (Michael B. Jordan) fa il tirocinio per diventare avvocato
e fa visita a un afroamericano condannato a morte. Questo si rifletterà sul suo futuro.
Infatti due anni decide di avviare insieme all’amica Eva (Brie Larson) uno studio legale in Alabama per fare assistenza legale ai condannati alla pena capitale. Tra i suoi assistiti avrà Walter, a cui dedicherà tutto sè stesso.
Film interessante dai temi delicati come razzismo; purtroppo soliti episodi di abusi, anche se più verbali che fisici, di poliziotti nei confronti di individui di colore. Lo stesso Bryan Stevenson, nonostante l’abilitazione legale, deve comunque affrontare soprusi come la prima visita alla prigione o quando viene fermato senza motivo dai poliziotti.
Inoltre punta il dito anche sulla pena di morte e quanto accuse infondate o basate su esili prove (spesso gli avvocati difensori non difendono, per volontà o incapacità, a fondo il cliente) possono essere alla base di condanne alla sedia elettrica.
Nel resto del cast da citare Tim Blake Nelson (Fratello dove sei) nei panni di Ralph Myers, il testimone principale contro Walter, mentre Rafe Spall è il nuovo procuratore dell’Alabama.

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