Recensione su La vita è meravigliosa

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Capra e le braci del realismo / 20 Settembre 2012 in La vita è meravigliosa

Bel drammone di Capra, con un bianco e nero vaporoso ed etereo attorno ai luccicanti occhi di Donna Reed, una christmas story piuttosto cupa dove spicca chiaramente lo splendido allampanato James Stewart col suo ciuffo irrequieto. Ho letto da qualche parte che Frank Capra – che superficialmente si potrebbe definire un inguaribile happyender – mette una patina dolciastra talmente surreale da apparire palesemente artificiale, e proprio in virtù di questo lo spettatore potrebbe “rimuoverla” e trovarsi davanti a un dramma nudo, nero che più nero non si può. E infatti lo sfogo di George Bailey contro lo zio, la moglie, i figli rivela un fallimento realistico che si redime solo grazie all’improbabile intervento di un angelo. Sotto la cenere covano braci incandescenti. Ma al di là di tutto, io non sono allergico alle morali nei film (se non sono pompose ed eccessivamente ‘americane’), e qui il senso profondo dell’amicizia è il gran protagonista.

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