Chi più spende... più guadagna

Commedia di Walter Hill con un duo imperdibile costituito da Richard Pryor e John Candy, forse troppo intelligente per essere presa sul serio all’epoca (e probabilmente incompreso per la sua venatura politica).
Plot geniale, mi sorprende che non sia stato riutilizzato per remake o possibili sviluppi alternativi.
Montgomery è un lanciatore di una squadra di baseball sgangherata, tale l’attraversamento del treno sul campo da gioco che interrompe la partita al suo passaggio.
Montgomery rimpiange che non sia arrivata la chiamata per la Major League ma ingenuamente ci crede ancora.
Ad accompagnarlo sul diamante e nella vita c’è l’immancabile amico Spike, nullafacente ca**one come il nostro protagonista.
Montgomery non si aspetterà mai che è rimasto l’unico ereditiere di una immensa fortuna. Ma suo zio, un ricco bastardo, gli propone una sfida: ottenere un milione di dollari oppure arrivare a spendere 30 milioni di dollari in un mese per ottenerne 300 milioni in eredità.
Montgomery accetta la sfida, seguendo regole prestabilite dallo zio che vuole nausearlo dal denaro.
La regola principale è quella di non rivelare a nessuno i motivi dello sperperamento della eredità, pena l’annullamento dell’accordo.
Il sogno di Montgomery è soltanto uno: giocare a baseball.

Film geniale e divertentissimo, con un Pryor in gran spolvero e un John Candy da spalla irresistibile.
Ha qualche guizzo geniale per poi impantanarsi un pochino in alcuni frangenti ma questo lavoro su commissione di Walter Hill va assolutamente riscoperto.
Si ride e se si è sensibili si riflette anche.
Montgomery è un personaggio genuino, impermeabile all’avidità del denaro. Assume chiunque, esprime la sua generosità e altruismo attraverso la follia della sfida proposta dallo zio.
Non voglio rivelare quale idea lo condurrà a consumare le sue tasche per tentare di vincere i 300 milioni… Perché qui c’è la critica, probabilmente dissonante con la sua vena satirica, che non venne recepita dal pubblico ma che io considero superba. Da scoprire.