7 Settembre 2014
Tra il 5 e il 6.
Credo che il punto di forza di questa nuova trasposizione cinematografica di “Carrie” sia nell’attenzione rivolta ai suoi personaggi giovanili (ma non solo).
La Peirce offre un diverso approccio, ottenendo un prodotto mirato per un pubblico prevalentemente più giovane. Rispetto al film del ’76, l’approccio qui è proprio da teen horror.
Manca però in tutto il resto. Nessuna tensione e nessuna trovata davvero originale e/o interessante che possa dare un senso a un (non) remake.
Una Carrie adattata ai tempi moderni per un giovane pubblico moderno?
D’accordo. Ma io continuerò a guardare il film di de Palma.
Recensione da Oscar
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