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Babycall

/ 20114.723 voti

Il freddo dentro / 23 Gennaio 2022 in Babycall

Atmosfere gelide, tipicamente nordiche, dialoghi secchi per una storia incentrata sull’incomunicabilità e l’ossessione. Il ritmo è piuttosto lento, perché il regista antepone una dolorosa analisi al racconto. Ancora una volta l’infanzia si rivela come varco verso l’incubo – il nome del bambino, Anders, è evocativo quanto il ricorrente “Adam”. Siamo monadi imprigionate in squallidi caseggiati.

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8 Novembre 2014 in Babycall

E’ senza alcun dubbio un film tecnicamente quasi perfetto(regia piu’ che buona, scenografia meravigliosa, buona interpretazione degli attori, in particolar modo quella della protagonista Nomi Raapace), pero’, dopo un inizio piu’ che promettente, questo film si perde completamente per strada…il regista di idee in mente ne aveva davvero molte(di cui alcune anche piu’ che ottime), ma alla fine ha preferito buttarsi sulla monotonia(il film e’ di una lentezza quasi esasperante…inoltre ci sono scene simili tra loro che si ripetono piu’ e piu’ volte) e su di un finale banale, ripetitivo e decisamente anche un pochino assurdo. Il panorama della bella Norvegia e’ qualcosa di mozzafiato, le atmosfere fredde e un po’ noir danno decisamente quel tocco in piu’ alla pellicola, ma la sceneggiatura e’ troppo, troppo sconclusionata. Peccato, si poteva fare decisamente di meglio.

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2 Gennaio 2013 in Babycall

Lenta e noiosa carrellata di luoghi comuni già visti e sentiti migliaia di volte.
Noomi Rapace non è per nulla in forma…anzi, è decisamente fuori ruolo.
Ritmo lento e suspense zero.
Non funziona proprio.

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