Babycall

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Babycall

Anna ha un bambino di otto anni e una casa in affitto dove si è rifugiata, con l'aiuto dell'assistenza sociale, da un marito violento. Separata e terrorizzata dall'uomo che ha cercato di uccidere suo figlio, il piccolo Anders, Anna vive in uno stato di ansia e confusione permanente da cui sembra uscire davanti al sorriso di Helge, un giovane uomo incontrato sull'autobus che ne accoglie la fragilità e il dolore. Ossessionata dal padre di Anders, acquista un babycall, un dispositivo senza fili che le assicura il contatto costante col figlio addormentato nella stanza accanto. Una notte è svegliata di soprassalto dalle urla di un bambino che comprende molto presto non essere Anders. La violenza intesa la spinge a cercare all'interno del condominio i proprietari dell'apparecchio che produce l'interferenza col suo. La ricerca darà esiti sconvolgenti, avviando un viaggio ai confini con la realtà.

Titolo Originale: Babycall
Attori principali: Noomi Rapace, Vetle Qvenild Werring, Kristoffer Joner, Stig R. Amdam, Maria Bock, Torkil Høeg, Henrik Rafaelsen, Tom Hugo Nielsen, Mona Engh, Eva Zeidler, Kaia Varjord, Camilla Augusta Hallan, Håkon Gjerløw, Frank Jørstad, Bjørn Moan, Birgitte Nordby, Ursel Klepser, Nicole Spieler, Anette Bergman, Angelika Göhler, Alexander Burkhard, Henning Ranncher, Uwe Bacher, Anderz Eide, Leif Sørensen, Bendik Ø. Johannesen, Ole Bernt Lysne, Michael Foit, Andrine Sæther, Mostra tutti

Regia: Pål Sletaune
Sceneggiatura/Autore: Pål Sletaune
Colonna sonora: Fernando Velázquez
Fotografia: John Andreas Andersen
Produttore: Pål Sletaune, Marius Holst, Karin Julsrud, Håkon Øverås, Turid Øversveen
Produzione: Norvegia, Germania, Svezia
Genere: Thriller
Durata: 93 minuti

Dove vedere in streaming Babycall

Il freddo dentro / 23 Gennaio 2022 in Babycall

Atmosfere gelide, tipicamente nordiche, dialoghi secchi per una storia incentrata sull’incomunicabilità e l’ossessione. Il ritmo è piuttosto lento, perché il regista antepone una dolorosa analisi al racconto. Ancora una volta l’infanzia si rivela come varco verso l’incubo – il nome del bambino, Anders, è evocativo quanto il ricorrente “Adam”. Siamo monadi imprigionate in squallidi caseggiati.

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8 Novembre 2014 in Babycall

E’ senza alcun dubbio un film tecnicamente quasi perfetto(regia piu’ che buona, scenografia meravigliosa, buona interpretazione degli attori, in particolar modo quella della protagonista Nomi Raapace), pero’, dopo un inizio piu’ che promettente, questo film si perde completamente per strada…il regista di idee in mente ne aveva davvero molte(di cui alcune anche piu’ che ottime), ma alla fine ha preferito buttarsi sulla monotonia(il film e’ di una lentezza quasi esasperante…inoltre ci sono scene simili tra loro che si ripetono piu’ e piu’ volte) e su di un finale banale, ripetitivo e decisamente anche un pochino assurdo. Il panorama della bella Norvegia e’ qualcosa di mozzafiato, le atmosfere fredde e un po’ noir danno decisamente quel tocco in piu’ alla pellicola, ma la sceneggiatura e’ troppo, troppo sconclusionata. Peccato, si poteva fare decisamente di meglio.

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2 Gennaio 2013 in Babycall

Lenta e noiosa carrellata di luoghi comuni già visti e sentiti migliaia di volte.
Noomi Rapace non è per nulla in forma…anzi, è decisamente fuori ruolo.
Ritmo lento e suspense zero.
Non funziona proprio.

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