Atto di forza

Paul Verhoeven è un regista che ci ha abituati a pellicole uniche, col suo stile inconfondibile. Atto di forza è uno di questi. Si potrebbe definire un thriller fantascientifico molto pieno di azione, con un cast degno di nota. Uscito negli anni 90, si nota la percezione dell’epoca cyberpunk del futuro, dello spazio, che ancora oggi ha un suo fascino. Schwarzenegger si ritrova a suo agio nel suo ruolo, uno dei tanti personaggi che lo hanno reso un’icona del cinema d’azione anni 90. Il cast comprende anche Sharon Stone, e due attori di cui il regista Verhoeven ripone fiducia come Ronny Cox e Michael Ironside, che non deludono mai. Gli effetti speciali sono notevoli per l’epoca, anche se come è anche ovvio, con l’avvento del HD si notano molto più facilmente, anche se fanno ancora la loro bella figura. La trama è interessante, forse si poteva fare qualcosa in più, ma nel complesso si lascia seguire fino alla fine. Con Verhoeven c’è da dire che il sangue non manca mai, e anche atto di forza non fa eccezione, e questo per lo stile del regista non è un difetto. Consigliato.

Per capire bene atto di forza, soprattutto se si è piccoli, bisogna guardarlo… e riguardarlo… e guardarlo ancora!!
Chi combina il casino nella testa di Schwarzy?? Chi rivela cosa? Ma chi era allora l’infiltrato??
Una volta capito l’intricato susseguirsi degli eventi non narrati, però, il film si rivela una delle pietre miliari della fantascienza anni 90.
Forse il cast non è dei più famosi a parte Ironside, Schwarzy e la Stone. Ma.. visto quello che ha combinato il remake con attori altisonanti…. meglio così.
Storia avvincente, effetti speciali e riprese molto curate.

Questo film, visto in millemila occasioni durante gli anni Novanta e rivisto a distanza di molto tempo dall’ultima volta, non mi pare abbia risentito particolarmente del trascorrere dei lustri.
Beh, sì, la faccia fortemente inespressiva di Schwarzy lascia il tempo che trova e le scenografie posticce fanno sorridere.
Eppure, molte soluzioni (in primis, l’ottimo trucco e gli effetti visivi e speciali ad esso legati) sono ancora notevoli, ben più “impattanti” dell’ormai abusata e spesso mal gestita computer graphic. In particolare, i fondali usati per ricreare il “luogo della fissione”, à la Sant’Elia, sono ancora apprezzabilissimi.

adattamento cinematografico del racconto “We can remember it for you wholesale” di Philip K. Dick, pregevole adattamento direi, perché riesce a trasporre sullo schermo la giusta atmosfera che le opere di Dick evocano, ponendo interrogativi sulla realtà effettiva che ci circonda e sull’illusione che la contrappone, turbando lo spettatore e spiazzandolo con la giusta carica. bravi gli interpreti e regia competente, non un capolavoro del genere ma sicuramente un tassello importante della fantascienza di culto.