Recensione su 48 ore

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eddy e nick, amici nemici / 5 Maggio 2016 in 48 ore

Il mondo si divide in due categorie, quelli che screditano 48 hrs e quelli che hanno capito il valore di questa pellicola. Walter Hill con 48 hrs vinse il
Grand Prix award al Festival du Film Policier a Cognac, Eddie Murphy fu nominato ai golden globe come miglior attore emergente, Nick Nolte vide il suo successo confermato come attore.. anche se all’inizio si pensò a Clint Eastwood per il suo ruolo.
Walter Hill con questo film diventa un pioniere, si perché se oggi abbiamo i buddy movie è solo grazie a questo film e a questo regista. Il primo nel suo genere, il primo che unisce scene d’azione degne del miglior cinema action alla comicità (ed Eddy Murphy come spalla a Nolte è una garanzia) tipica della miglior commedia. 48 hrs è pregno di comicità mai banale, mai becera, studiata. Vi rimando a questa sequenza.

Questa sequenza vale tutto il film:
Eddie Murphy si spaccia poliziotto, fa il suo ingresso da “negro” all’interno di un bar per “redneck”. Un negro in un bar di sudisti ancora convinti della giusta causa della schiavitù. Dopo aver seminato il panico all’interno del locale, uno dei redneck gli fa: whatta kind of cop are you?
Che tipo di poliziotto sei e andate a vederevi la sequenza, cosa fa al quarto minuto, e Eddie gli risponde: i am your worst nightmare, man, I AM A NIGGA WITH A BADGE!

Io sono il vostro peggior incubo, io sono un negro con il distintivo.

Reazione del Don:

Ora, se è vera la lezione di Howard Hawks, il quale diceva che per avere un buon film si ha bisogno solo di tre scene. Il resto è pleonastico.
Se è vera quella lezione allora in 48hrs noi abbiamo tutto quello che serve per avere, non un buon film ma un film eccellente: tutta la sequenza iniziale; Eddie Murphy che canta Roxanne in cella; la sequenza del locale e tanto altro ancora rendono 48 hrs unico nel suo genere.

La trama è abbastanza ignorante, tipicamente anni ’80, la scena iniziale vede un pericoloso detenuto evadere. È aiutato dal suo sgherro, un nativo americano che è un energumeno, la fuga rocambolesca è semplicemente da paura. L’evasione è sensazionale ed accompagna i titoli d’apertura. Il duo si reca a San Francisco per recuperare la refurtiva di un vecchio colpo. Solo in una seconda fase conosciamo il personaggio interpretato da Nick Nolte, il poliziotto scontroso Jack Cates. Jack incappa nel duo evaso, un paio di colleghi ci rimettono le penne (probabilmente prima della pensione, come la tradizione vuole). Jack è disposto a tutto pur di riacciuffare l’evaso, è disposto a tutto, perfino a recarsi in visita all’unico membro della banda ancora vivo, ed in prigione, Reggie Hammond, ottenendone il rilascio per 48 ore durante le quali cercheranno di ritrovare ed arrestare i fuggitivi. Reggie è interpretato da Eddie Murphy. 48hrs è una bomba di simpatia e d’azione, un poliziesco degli anni ’80 in cui la metropoli non risente delle atmosfere dark, noir, dei precedenti film realizzati da Walter Hill. In origine si pensava ad un diverso plot, 48 ore per salvare la figlia di un senatore sequestrata da un gruppo di terroristi.

Probabilmente sarebbe stato un gran successo comunque ma 48 ore nella sua semplicità resta un film delizioso, d’effetto, spesso troppo sottovalutato.

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