Recensione su Il cavaliere oscuro – Il ritorno

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Deludente / 13 Settembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Con questo terzo capitolo appare chiara la volontà di Nolan di tornare alle origini realizzando un film quanto più simile a Begins, e allontanandosi dalla formula (vincente) del secondo episodio. Purtroppo questo Ritorno del Cavaliere Oscuro rende ancora più evidenti pregi e difetti del cinema di Nolan già emersi nel precedente Inception. L’eccessivo minutaggio, l’utilizzo quasi ossessivo dell’accompagnamento musicale, la necessità di spiegare tutto e subito in maniera spesso eccessivamente didascalica. Ad aggravare le cose la scelta di antagonisti non proprio carismatici o che mal si adattano ad una interpretazione di Batman che privilegia l’azione sugli elementi fantasy (mi riferisco a Catwoman in particolare). Ovviamente il film è sopra la media se lo andiamo a paragonare alla quasi totalità degli action movie che ogni anno invadono le sale ma la sensazione è che Nolan abbia esaurito tutto ciò che aveva da dire sul personaggio dell’uomo pipistrello con il secondo episodio della saga.

1 commento

  1. Suna / 24 Dicembre 2012

    Mi permetto un disclaimer su un punto. Ricordo in Batman Begins i tecnici del tram che continuavano a ripetere una scena sì e una no che se non veniva fermato il tram, tutte le condutture dell’acqua sarebbero saltate in aria. Le ripetizioni di questo tipo non sono una scelta del regista ma un’imposizione della produzione, in questo caso la WB, in quello che viene definito ‘corporate meddling’. Siccome l’assunto è sempre che ‘il pubblico è stupido’, spesso i registi vengono costretti ad istupidire il film. Meglio ripetizioni che semplificazioni, secondo me, ma concordo sulla tua impressione generale.

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