Recensione su Push

In una linea temporale che è diversa dalla nostra, dal 1945 vengono presi dei ragazzi dalla “Divisione”, un’organizzazione che vuole sfruttare i poteri nascosti che possiedono alcuni di loro. Il loro scopo però è più grosso, e vogliono trasformare queste persone (che hanno capacità come la chiaroveggenza, la telecinesi, la telepatia e così via -mi sa tanto di X-Men dei poveri ma vabbè-) in armi, facendo dei test. Ma tutti quelli che si sottopongono al medicinale che servirebbe al cambiamento muoiono. Tranne Kira (Camille Belle) che ovviamente se la dà a gambe. Seguiamo poi i due principali protagonisti, Nick (Chris Evans, il futuro Capitan America) e la giovane Cassie (un’altrettanto giovane Dakota Fanning) che, viste le doti di preveggente di lei, cercano di entrare in contatto con Kira. Quello che parte come un film potenzialmente sufficiente si perde presto in una noia mortale, a volte troppo intricato a volte clamorosamente prevedibile. Assolutamente bocciato, bene gli attori, tra i quali si notano anche, ad esempio, Corey Stoll e Djimon Hounsou ma è proprio un film che non sa davvero di niente, non offre nulla per il genere sci-fi né tantomeno per quello action. Piacerà -forse- alle ragazzine, il target mi pare quello.