Recensione su Birdman o (L'imprevedibile virtù dell'ignoranza)

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ICARO / 24 Febbraio 2015 in Birdman o (L'imprevedibile virtù dell'ignoranza)

Birdman o l’imprevedibile virtù dell’ignoranza è un film sull’Ego che recita il motto “io non esisto” quando in realtà cerca d’imporre se stesso.
Alejandro Gonzalez Inarritu abbandona il montaggio serrato e il perfetto intreccio narrativo di 21 Grammi- Il peso dell’anima, per un film completamente imprevedibile.
Riggan Thomson è un attore d’enorme popolarità che molti anni fa ha interpretato Birdman, supereroe di fama mondiale. Ora vive dei giorni frenetici nell’attesa della prima teatrale di uno spettacolo impegnato, scritto, diretto e interpretato da lui stesso come una possibilità di riscatto. Vuole dimostrare di essere un vero attore spogliandosi della tanto acclamata celebrità, “poiché la popolarità non è altro che la cuginetta zoccola del prestigio”. Tuttavia lo spettacolo si trasforma in “una versione minimizzata e deformata” di Riggan/Keaton stesso… (continua su http://goo.gl/QyyWPu)

5 commenti

  1. Stefania / 25 Febbraio 2015

    Nella vita “non c’è la possibilità di ‘montare’ ciò che più ci piace”: esatto 🙂

  2. Lou Bloom / 10 Aprile 2015

    Si ma un ‘interpretazione di questo finale ?

  3. PierUnattimo / 10 Aprile 2015

    SPOILER
    Secondo me il finale non è altro che una delle tante scene surreali presenti nella pellicola. In realtà pensando di essere Birdman si getta dal palazzo immaginando di volare quando non fa altro che suicidarsi; tuttavi ció che vediamo è come lui aveva immaginato che le cose sarebbero andate compiendo quel folle testo. La figlia che guarda al cielo e sorride è un riflesso della sua fantasia

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