Tra tristezza e vitalità / 7 Gennaio 2024 in The Good House

Un film piacevole, con una ricca galleria di personaggi e una protagonista (un’eccellente Sigourney Weaver) in equilibrio precario tra tristezza e vitalità, con in più qualche piccola dote medianica (non per nulla è la discendente di una delle streghe di Salem). La rottura frequente della quarta parete può essere leggermente irritante all’inizio, ma dà contesto alla storia. L’umorismo lieve che pervade la vicenda cede il passo verso la fine a un tono più drammatico, rendendo il tono un po’ ineguale e il film più serio di quanto appaia inizialmente.

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