Splice

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Splice

Clive ed Elsa sono due giovani e brillanti scienziati biochimici: uniti nella vita, oltre che nel lavoro, sono impegnati in ricerche biogenetiche connesse alla creazione di una nuova forma di vita. Parallelamente alle ricerche ufficiali, sviluppano un progetto personale: una creatura in cui coesistono i dna di più specie viventi, compreso l'uomo. Contro ogni previsione, il loro esperimento va a buon fine, ma gli sviluppi sono incontrollati.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Splice
Attori principali: Adrien Brody, Sarah Polley, Delphine Chanéac, David Hewlett, Abigail Chu, Stephanie Baird, Brandon McGibbon, Amanda Brugel, Simona Măicănescu

Regia: Vincenzo Natali
Sceneggiatura/Autore: Vincenzo Natali, Antoinette Terry Bryant, Doug Taylor
Colonna sonora: Cyrille Aufort
Fotografia: Tetsuo Nagata
Costumi: Alex Kavanagh, Leslie Kavanagh
Produttore: Guillermo del Toro, Steven Hoban, Franck Chorot
Produzione: Canada, Francia, Usa
Genere: Thriller, Horror, Fantascienza
Durata: 104 minuti

Dove vedere in streaming Splice

Moderno Frankenstein. / 22 Aprile 2022 in Splice

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il regista italo canadese Vincenzo Natali, famoso per il successo de “il cubo”, si cimenta questa volta in un film fantascientifico/horror dalla trama che ricorda un Frankenstein in versione moderna, un film che si pone ancora una volta l’interrogativo sull’uomo che cerca di prevaricare l’ordine della natura e i suoi stessi limiti e sostituirsi cosi’ a Dio con nefasti risultati.
A me e’ piaciuto, mi ha coinvolta fino alla fine anche se la sceneggiatura presenta delle incongruenze(tipo queste creature che cambiano sesso dall’oggi al domani, mica l’ho capito il perche’).
Il finale l’ho trovato in linea con la storia finora mostrata(una scienziata che ormai soggiogata dalla scienza decide in parole povere di sacrificarsi come cavia, altrimenti non riesco a comprendere perche’ abbia deciso di portare avanti una gravidanza frutto di uno stupro da parte della creatura, oppure lei non desiderava, come l’ha accusata il compagno, di non volere un figlio in modo naturale ma si sente piu’ a suo agio con il frutto di un esperimento?).
Concordo con chi ha scritto di aver visto un Adrien Brody sottotono(ha recitato meglio nella sua carriera), invece ho trovato ottima la Polley nel ruolo dell’ambigua scienziata.
Effetti speciali eccellenti.

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9 Settembre 2018 in Splice

Arriverei ad un sei risicato, solo per l’evoluzione della creatura, ma mi fermo sul cinque.
Per quanto interessante possa essere all’inizio, con la creazione delle creature, ben presto il tutto si traforma in un triangolo dove gelosie e ripicche diventano quasi ridicole.
Finale aperto, ma senza seguito previsto. Probabilmente un bene.

Sufficiente! / 10 Gennaio 2018 in Splice

una sufficienza stiracchiata! Dopo metà film ho iniziato a pensare “no ti prego, non lo fare”…. o “ti prego non lo dire”! Seppur ricorda in qualche modo il Frankenstein di Mary Shelley in una chiave differente, “molto moderna”, attrae lo spettatore, deludendolo però da metà in poi …..

3 Giugno 2013 in Splice

Sicuramente l’italo-canadese Vincenzo Natali non è un registucolo, e la sua psiche riesce a proporre disagi quantomeno disturbanti. Se però nel suo “The Cube” la paranoia era posta con allacci totalmente recisi dalla realtà, e lo sviluppo risultava intrigante, spiazzante ed efficace, regalandoci una visione che rimaneva vivida anche dopo il film, di rara capacità espressiva, lo stesso non possiamo dire di “Splice”, il cui tentativo di rendere la trama verosimilmente reale diventa pretestuoso e finisce per limitare l’empatia tra spettacolo e spettatore. Sul comune denominatore di questa mal partorita idea il film si trascina tra formule e ipotesi biologiche che giocano sull’ignoranza e non molto sorprendenti sviluppi psicologici. Sull’altra sponda abbiamo un regia comunque sapiente, che riesce a farsi horror quando serve, ed una buona resa dei reparti tecnici. C’è di più però, tra voli pindalici sul giudizio del film a fine visione si fa largo un senso di disagio, e la sempre più marcata consapevolezza che il regista ha saputo disturbarmi.. e non è poco.

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13 Aprile 2013 in Splice

Il mito di Frankenstein viene qui riproposto con una lettura legata alla biogenetica: assembla lì, taglia qua, incolla qui, voilà, la proteina è sintetizzata.
Premesse affascinanti e sviluppo, con picchi trash nel finale, praticamente demenziale.
Da dimenticare.

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