Non mi prenderai mai…Cuchillo se ne va ! / 6 Agosto 2013 in La resa dei conti

Spaghetti western diretto dal grande Sergio Sollima, è un film girato nel 1966 ma fu trasmesso pubblicamente per la prima volta nel 1967, quindi, sul finire degli anni 60′.
Tra la fine degli anni 60′ e per tutta la durata degli anni 70′ troviamo molti grandi film sottovalutati e piccoli capolavori.
Sicuramente è il caso di questo western che oltre ad essere spettacolare introduce con saggezza molti temi importanti sopratutto grazie ai personaggi leggendari che fanno parte di questa pellicola.
Il più interessante di tutti è sicuramente Cuchillo (interpretato dal grande Tomas Milian) che è ricercato dallo straordinario pistolero Jonathan Corbett (interpretato da Lee Van Cleef, non ha bisogno di presentazioni, è semplicemente il più grande attore di film western ed uno dei migliori in generale) per stupro e omicidio di una bambina.
In realtà Cuchillo non ha mai ucciso nè stuprato quella bambina, egli è solo una povera e sfortunata vittima della società. Perché i colpevoli sono altri e sono persone che stanno in alto, Cuchillo è la rappresentazione della classe operaia, nel film però si ribella e lo fa alla grande.
Tomas Milian è molto bravo e sottolinea con la sua abilità le condizioni umili del suo personaggio sottolineando gli aspetti e i comportamenti selvaggi tipici dei poveri.
Mentre, il vero colpevole bastardo è un pezzo grosso che vuole costruire una ferrovia.
Jonathan Corbett, nonostante non sappia che Cuchillo in verità non è colpevole e nonostante venga più volte umiliato da lui che con la sua abilità e la sua intelligenza riesce sempre a sfuggirgli, si ostina a cercarlo perché per lui è diventato un fatto personale…è un po’ giustiziere ma lo fa soprattutto per soldi….è un pistolero !
A questo proposito vorrei citare il mitico prete “Smith e Wesson”(così soprannominato penso dagli spettatori) che è un personaggio eccezionale…non ho idea su chi sia il suo interprete…un tempo era un pistolero ma poi si è dato alla religione, umilia ancor di più Jonathan Corbett che nonostante tutto è il protagonista di questo lungometraggio e noi lo apprezziamo.
Bellissima è la frase del prete “Non sempre la vittima sta davanti alla pistola”…il significato lo capirete voi…vi assicuro che in questo film ci sono tante battute incredibili e significative.
Tornando al personaggio di Cuchillo è importante sottolineare che non sa usare una pistola ma invece usa il coltello…l’arma dei poveri e degli umili.
Anche se è stato ormai dimenticato, alla fine degli anni ’60 Cuchillo divenne un idolo peri giovani ribelli (un po’ come James Dean) soprattutto grazie alla sua frase “Non mi prenderai mai…Cuchillo se ne va” che dice prima di fuggire.
Non ho mai usato una frase di un film per titolo della mia recensione ma in questo caso ho fatto un eccezione…è appropriato secondo me.
Vi assicuro che lo spettacolo non manca in questo western, del resto stiamo parlando di uno dei più grandi registi di film di questo genere.
Anche questo film scommetto che Quentin Tarantino l’ha visto ed apprezzato.
Non lo tiro in ballo solo perché è influente nella sua generazione o perché piace alla massa…io lo adoro per quello che è…
un genio…un grande regista che ci ha lasciato un messaggio importante.
Questi film sono fin troppo sottovalutati.
Nel finale Jonathan Corbett capisce tutto e si allea con Cuchillo.
Ci sono dei western che hanno un finale incredibile…sicuramente è un elemento importante di questo genere.
Questo sicuramente è uno dei finali più belli dove troviamo la resa dei conti e le note di “Per Elisa”…canzone del Ludovico Van.
Vi lascio con una scena importante verso la fine di questo film che vi consiglio non tanto…TANTISSIMO
SE NON AVETE VISTO IL FILM…cosa molto probabile… NON GUARDATE IL VIDEO

P.S. mi sono modernizzato…alla fine delle mie recensioni sto inserendo video provenienti da youtube XD

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