Mon roi - Il mio re

Il film è una limpida analisi e messinscena di un rapporto tossico instaurato con un individuo affetto da narcisismo patologico.
I flashback mostrano la donna protagonista della storia vittima di un bombardamento emotivo da parte di un uomo egocentrico e profondamente istupidito dal proprio ego (appunto), interpretato con corretta “effervescenza” da Vincent Cassel, un attore che sembra nato per questo genere di ruoli.
Quel che colpisce, fino alla fine del film, sono gli sprazzi di lucidità della protagonista, puntualmente obnubilati dall’irrazionalità emotiva (di lei) e dalla violenza psicologica (di lui).

Mon roi, terzo lungometraggio di Maïwenn, premiato a Cannes per la miglior interpretazione femminile (Emmanuelle Bercot), è un dramma sentimentale che ha l’afflato di un documentario.
Ben diretto, ben interpretato, difetta -forse- di un minutaggio leggermente eccessivo.

(Sei stelline e mezza)