Malevolent - Le voci del male

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Malevolent - Le voci del male

Glasgow, 1986. Angela e Jackson sono due fratelli che si spacciano per cacciatori di fantasmi in grado di parlare con i morti. Dopo aver raggirato diverse persone, un giorno la coppia viene chiamata a intervenire all'interno di una grande villa che, quindici anni prima, è stata teatro di un macabro pluriomicidio.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Malevolent
Attori principali: Florence Pugh, Ben Lloyd-Hughes, Celia Imrie, Scott Chambers, Georgina Bevan, James Cosmo, Shelley Conn, Niall Greig Fulton, Nicola Grier, Ian Lorimer Milne, Emma Atkin, Flora Brady, Anna Coote, Stephen McCole, Charlotte Allen, Daisy Mathewson, Daniel Campbell, Charles Barrett, Mostra tutti

Regia: Olaf de Fleur Johannesson
Sceneggiatura/Autore: Ben Ketai, Eva Konstantopoulos
Colonna sonora: Al Hardiman
Fotografia: Bjarni Felix Bjarnason
Costumi: Nancy McKenna
Produttore: Brian Coffey, Marcus Chait, Graham Begg, Claire Moorsom, Ross McKenzie, Charlotte Walls, Danny Sherman
Produzione: Usa
Genere: Horror
Durata: 89 minuti

Dove vedere in streaming Malevolent - Le voci del male

Netflix… non ci siamo… / 15 Novembre 2018 in Malevolent - Le voci del male

Prevedibile. Poca suspence.
Netflix, con gli horror non ci sai fare per niente.
Altra toppata.

6 Ottobre 2018 in Malevolent - Le voci del male

Perché tre stelle… la prima è per il film. La seconda perché sono in Scozia. La terza perché c’è Celia Imrie, volto noto a chi segue le produzioni britanniche e non solo.
Il film in sé mette insieme così tanti cliché da non risultare originale neppure in questo. Partendo da atmosfere lente e rarefatte, arriva al solito tripudio di splatter fine a sé stesso.
Non si capisce perché sia ambientato negli anni ’80. Forse perché il periodo richiama altri film simili (i Warren sono di quel periodo, quando il paranormale fioriva), perché non ci sono altre motivazioni.
Look, ambientazioni, location… potevano ambientare tutto in epica non definita e, se non fosse stato per macchine e attrezzature, nessono se ne sarebbe accorto.
Vista la lentezza del tutto, può servire come sottofondo per il pisolino pomerudiano.

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Horror-ucolo inconsistente / 6 Ottobre 2018 in Malevolent - Le voci del male

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Confesso che mi sto stufando di vedere troppo spesso horrorucoli fatti di questa insipida pasta.
Storia ridicola (il casus belli avvenuto nella villa 15 anni prima è praticamente ignoto allo spettatore, non ci sono premesse, né dettagli che concorrano a “preparare il terreno”), personaggi evanescenti (e non sto parlando dei fantasmi…), atmosfere latenti (che senso ha avuto, nell’economia della storia, ambientare il film negli anni Ottanta, quando -walkman e videocamera ingombrante a parte- non c’è niente che definisca il periodo e, soprattutto, perché optare per questa scelta, se tale dettaglio non influisce in alcuna maniera sulla vicenda?), attori completamente smarriti (compresa Florence Pugh): pensate a un difetto, Malevolent ce l’ha.

Il film originale Netflix diretto dall’islandese Olaf de Fleur Johannesson tenta di mischiare almeno tre filoni del genere: la ghost story con casa infestata, il mockumentary (vedi, The Blair Witch Project ed eredi) e lo slasher (con cantina e tortura). Toppa in tutti i casi.
Da evitare.

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