29 Giugno 2014 in Lovely Molly
Dopo “The Blair Witch Project”, Eduardo Sanchez ci riprova con questo filmino girato con la telecamera comprata all’Eurospin, “Lovely Molly”, un horror di bassa lega insipido, anonimo e minimamente incapace di trasmettere tensione allo spettatore.
La trama poteva essere anche interessante(una donna emotivamente fragile che si ritrova a dover far fronte ai suoi fantasmi del passato), ma è stata raccontata dal regista con i piedi(del passato tormentato della ragazza si sa ben poco e alla fine tutto scade nel non-sense).
Oltretutto questo film è mortalmente soporifero e non bastano le scene ad alto contenuto erotico a risollevare l’attenzione, soprattutto quella del pubblico maschile, dopo mezz’ora già ti viene solo voglia di scappare.
Unici pregi sono un finale abbastanza inquietante e una più che buona prova dell’attrice protagonista, per il resto è tutto da dimenticare, un film pretenzioso, noioso e che sa di già visto.
Sanchez si conferma ancora una volta un pessimo narratore e uno che si diletta a fare il regista, senza però riuscirci.
Forse sembrerò snob, ma per me questo non è cinema, il cinema per me è ben altro…