Da zero a dieci

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Da zero a dieci

Quattro amici della provincia emiliana, quasi quarantenni, tornano a Rimini dopo vent'anni: si tratta di un viaggio simbolico, durante il quale rivedranno alcune ragazze incontrate nell'estate del 1980, nel tentativo di cicatrizzare una vecchia ferita.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Da zero a dieci
Attori principali: Massimo Bellinzoni, Elisabetta Cavallotti, Pierfrancesco Favino, Barbara Lerici, Stefano Pesce, Stefania Rivi, Fabrizia Sacchi, Stefano Venturi, Sergio Romano, Luciano Ligabue, Federico Poggipollini, Samuele Sbrighi, Mostra tutti

Regia: Luciano Ligabue
Sceneggiatura/Autore: Luciano Ligabue
Colonna sonora: Luciano Ligabue
Fotografia: Gherardo Gossi
Costumi: Marina Roberti
Produttore: Domenico Procacci
Produzione: Italia
Genere: Drammatico, Commedia
Durata: 99 minuti

Dove vedere in streaming Da zero a dieci

Non ha nemmeno la media del 6?! / 22 Gennaio 2024 in Da zero a dieci

Film con molto potenziale, forse il migliore diretto da Liga: un buon cast e una bella idea di storia.
Nostalgico, divertente, riflessivo, commovente…
Con Radiofreccia Liga ci ha incantato tra musiche e una bellissima storia, ma con questo ci ha fatto riflettere e ridere e piangere ancora di piu.
Per chi non l’ha mai visto e per chi lo deve recuperare.
8/10

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5 Agosto 2012 in Da zero a dieci

Il guaio di Ligabue (e ve lo dice una, cari miei, che ha stravisto per lui, fino ai fasti, applauditi di persona, di Buon compleanno Elvis) è che si prende troppo sul serio, specie quando ha intenzioni “epiche”, come in questo caso.

Dopo la buonissima prova cinematografica di Radiofreccia, la cui resa -vuoi per l’ottimo effetto amarcord, vuoi perché film e interpreti erano davvero freschi, incisivi e ben delineati- è indiscutibilmente iconica (dài, è innegabile che Eddy Mercxz e le rovesciate di Bonimba non abbiano vissuto di nuovo splendore, dopo quella pellicola), qui il Liga pigia il piede sull’acceleratore delle frasi fatte, delle scene (presunte) indimenticabili, dei personaggi in cui sarebbe bello ritrovarsi almeno un po’.
Il risultato è abbastanza stucchevole e, Pesce e Favino a parte, anche le interpretazioni lasciano un po’ a desiderare.

P.s.: Freccia aveva un fratello? A quanto pare, sì. Che storia.

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