Senza anima. / 17 Gennaio 2021 in Sonno di ghiaccio

Film che vidi circa venticinque anni fa e di cui avevo soltanto un vaghissimo ricordo e vedendo per caso una scena su Youtube mi è ritornato prepotentemente alla mente(tra l’altro non mi ricordavo nemmeno il titolo e nemmeno che il regista fosse nientemeno che Wes Craven).
Ricordo che una volta lessi un articolo su una ragazzina di quattordici anni inglese che, dopo essere deceduta per una grave forma di cancro, viene ibernata dai suoi genitori, sotto sua espressa richiesta, in un centro di criogenesi americano con la speranza un domani di poter essere resuscitata e curata.
Ecco, questo datato film di Wes Craven parte proprio da qui, dal dolore di una madre che vede morire per una malattia incurabile il suo unico figlio e decide di criogenizzarlo in modo tale che si possa un domani trovare una cura e far rivivere così il suo ragazzo.
Questo dopo molti anni dalla morte dell’uomo avviene ma ciò che è stato riportato in vita non somiglia nemmeno lontanamente al caro buon vecchio estinto ma si tratta piuttosto di un essere pericoloso e malvagio pronto a fare fuori chiunque gli sia d’ostacolo.
Una pellicola gelida come il cuore del protagonista, tornato in vita fisicamente ma morto spiritualmente.
Tanti sono gli interrogativi che si pone questo film: quando una persona muore dove va a finire la sua anima? Una volta riportato il corpo in vita questo si riunisce a lui oppure continua a vagare in eterno? E soprattutto si può andare contro a ogni regola scientifica e morale? Può l’uomo sostituirsi a Dio? Secondo questo film si può ma poi si devono accettare tutte le nefaste conseguenze.
Quando lo vidi ricordo che mi inquietò molto e anche adesso ha avuto su di me lo stesso effetto, un’atmosfera inquietante perfettamente ricreata da Wes Craven, un protagonista malvagio e terrorizzante al punto giusto, specialmente nel finale, peccato per la scadente fotografia e per la lentezza della trama. Discreto il cast.
Diciamo che come tv-movie fa la sua figura.

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