Baci e abbracci
/ 19996.134 votiDopo il suo matrimonio, Mario vede fallire anche il suo amato ristorante, travolto dalla concorrenza delle pizzerie e dei fast food. Decide allora di farla finita, ma perfino il suicidio non gli riesce come si deve e, dopo l'ultimo tentativo andato a vuoto, si ritrova a vagare depresso e confuso presso la stazione, dove due allevatori di struzzi lo scambiano per un suo omonimo -un assessore che dovrebbe far loro avere un grosso finanziamento- e lo trascinano nel loro casolare: per Mario sarà una vigilia di Natale piena di inaspettate attenzioni.
laschizzacervelli ha scritto questa trama
Titolo Originale: Baci e abbracci
Attori principali: Francesco Paolantoni, Massimo Gambacciani, Pietro Gremigni, Paola Tiziana Cruciani, Daniela Morozzi, Isabella Cecchi, Emanuele Barresi, Rosanna Mazzi, Samuele Marzi, Emiliano Cappello, Maria Grazia Taddei, Martino Cecconi, Sara Mannucci, Edoardo Gabbriellini, Carlo Virzì, Toto Barbato, Valerio Fantozzi, Gianluca Ferrara, Matteo Pastorelli, Geppo Gemini, Dario Ballantini, Giorgio Algranti, Patrizia Corti, Sonia Grassi, Francesca Gamba, Marco Conte, Paolo Edoardo Fornaciari, Chiara Tiezzi, Vladimiro Cecconi, Luca Bartoli, Max Galligani, Marco Limberti, Alberto Forti, Roberto Marini, Ezio Orita, Marco Turio, Veruska Vitiello, Mostra tutti
Regia: Paolo Virzì
Sceneggiatura/Autore: Paolo Virzì, Francesco Bruni
Colonna sonora: Carlo Virzì, Toto Barbato, Matteo Pastorelli, Valerio Fantozzi, Gianluca Ferrara, Geppo Gemini
Fotografia: Alessandro Pesci
Costumi: Francesca Sartori
Produttore: Alessandro Calosci, Vittorio Cecchi Gori, Rita Rusić
Produzione: Italia
Genere: Commedia
Durata: 105 minuti
Dove vedere in streaming Baci e abbracci
Una delle commedie più deliziose del primo Virzì, gran radunatore di scarsi mestieranti che insieme a qualche buon attore riescono sotto la sua regia a trovare il perfetto equilibrio di scena. La sceneggiatura, scritta insieme al geniale Francesco Bruni, fila come la pasta fatta in casa prendendo spunto dalla commedia degli equivoci per eccellenza, l’Ispettore Generale di Gogol. Sarà il mio guilty pleasure, non lo so, fatto sta che il cinema di Virzì mi conquista sempre con la sua semplicità e vivacità, goffo e simpatico come uno struzzo.
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Sarà che adoro la parlata toscana ma questo film mi ha divertito assai.
Tra battutine e incomprensioni il film va che è una meraviglia e non annoia mai.
Il finale italiano con una bella mangiata natalizia finale è forse un po’ scontato ma il tutto risulta molto piacevole.
(degli struzzi) “Al massimo si può dire che sono stupidi, ecco…”
“Avvolte anche l’esseri umani son parecchio deficienti, sicchè…”
“Sono troppo ganzi…”
Commediola in leggerezza… 🙂
“Io lo lascio, te cchè dici…”
“E si è fatto 30, si ffa 31…” 🙂
Ad maiora!
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ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
La rassegna al Sottodiciotto su Virzì mi ha permesso di completare alcune lacune, con film che non sono capolavori ma che sono, come spesso, garbati e divertiti e coinvolgenti. Da un lato c’è una famiglia allargata che sta cercando di far partire un allevamento di struzzi, nobili animali che si mangiano i cellulari, dall’altro Paolantoni che fa il ristoratore fallito, negli affetti e negli affari, che si vuol togliere la vita. La famiglia crede di avere in casa un assessore regionale, da mungere per i finanziamenti, e invece per una serie di equivoci si prende Paolantoni, per il pranzo di Natale, e lo tratta come un re. Il filo della commedia degli equivoci infatti sostiene la trama sbandando raramente, il disvelamento degli errori di identità innesca tutta una serie di scoperchiamento degli altarini, con un ricongiungimento finale/famigliare molto italiano e buonista e tenero, con la neve e tutti questi bischeri personaggi che parlano un livornese ai limiti del non-comprensibile, ma che è dura non farsi stare simpatici.
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